L’Avana/Papa Francesco ha nominato nuovo nunzio apostolico a Cuba mons. Antoine Camilleri, ex sottosegretario del Dipartimento per i Rapporti con gli Stati del Vaticano. Sostituirà l’arcivescovo di Telde, Giampiero Gloder, divenuto ambasciatore in Romania e Moldavia.
Fino ad oggi Camilleri, 58 anni, originario di Selena, Malta, ha ricoperto lo stesso incarico in Etiopia, oltre a rappresentare la Santa Sede presso l’Unione Africana e come delegato apostolico in Somalia. È laureato in Giurisprudenza e Diritto Canonico, e parla italiano, inglese, spagnolo, francese, portoghese, rumeno e russo.
il cancello Holguín cattolico Ha sottolineato che “dallo scorso febbraio la Chiesa cubana attende la nomina di un nuovo rappresentante pontificio”. Nel 2006, mentre era alla Nunziatura Apostolica di Cuba, è stato nominato Segretario della Santa Sede e Segretario privato dell’Arcivescovo Domenech Mamberti.
secondo Portale di notizieNotizie dal VaticanoCamilleri, ordinato sacerdote nel 1991, è vicino all’isola dove è stato rappresentante pontificio, lo stesso incarico che ha ricoperto con la Nuova Guinea (1999-2002) e l’Uganda (2002-2005). Il 3 settembre 2019 Papa Francesco lo ha nominato Arcivescovo di Skalholt e Nunzio Apostolico. Il 4 ottobre 2019 ha ricevuto l’ordinazione episcopale.
Il portale Holguin Católico riporta che “dallo scorso febbraio la Chiesa cubana attende la nomina di un nuovo rappresentante papale”.
L’arrivo di Camilleri avviene un giorno dopo che il vescovo di Camagüey Wilfredo Willy Pino Estevez ha vietato a padre Alberto Reyes di suonare le campane della diocesi di Esmeralda, dove si trova, come protesta simbolica contro le interruzioni di corrente elettrica in quel comune.
Questo giornale denuncia la pressione costante esercitata dall’Ufficio per gli Affari Religiosi del Partito Comunista Cubano, diretto da Caridad Diego, che si è intensificata negli ultimi tre anni, da quando diversi sacerdoti si sono espressi contro il regime dopo le manifestazioni dell’11 luglio. 2021.
Alla fine di marzo, il CCC non ha consentito le processioni della Settimana Santa in due parrocchie di Villa Clara. Di quelli ammessi – in totale 111 in tutta l’isola – i cattolici sono scesi in strada sotto costante sorveglianza della polizia.
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