domenica, Novembre 24, 2024

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Il numero dei giornalisti palestinesi uccisi a Gaza è aumentato

Secondo i media, l’ultima vittima è Muhammad Imad Labad, che ha perso la vita la scorsa notte in un attacco aereo israeliano che ha preso di mira un sito vicino alla sua casa nel quartiere di Sheikh Radwan a Gaza City.

L’organizzazione non governativa ActionAid aveva denunciato il giorno prima l’aggressione in corso contro i giornalisti palestinesi in questa enclave costiera, che considerava una grave violazione del diritto internazionale.

Egli ha sottolineato che “i giornalisti palestinesi hanno avuto fiducia nel coraggio di bombardare Gaza nelle ultime due settimane, esponendosi a grandi rischi personali, affinché il mondo potesse testimoniare la devastazione inflitta alla popolazione civile del posto”.

Ha aggiunto che, poiché ai giornalisti stranieri non è stato permesso di entrare nella regione dall’inizio delle ostilità il 7 ottobre, la loro dedizione ha fornito una finestra vitale sulla crisi in corso.

ActionAid ha osservato che stanno continuando il loro lavoro “nonostante si trovino ad affrontare le stesse minacce e difficoltà del resto dei 2,2 milioni di abitanti di Gaza”.

Reham Al-Jaafari, coordinatore per la difesa e la comunicazione di ActionAid Palestine, ha affermato che i giornalisti palestinesi a Gaza stanno mettendo a rischio la loro vita e continuano la loro copertura “malgrado la continuazione degli attacchi aerei israeliani, l’assenza di protezione e sicurezza e l’interruzione delle comunicazioni”. e interruzioni di corrente.”

Recentemente, il Comitato per le Libertà dell’Unione dei Giornalisti Palestinesi ha chiarito che tra i morti c’erano Ahmed Shehab, un programmatore della radio Voice of Prisoners, i fotoreporter Muhammad Al-Salhi e Muhammad Fayez Abu Matar, e Hisham Al-Nawajaa, il fotoreporter. un’agenzia. .

L’elenco comprende Muhammad Abu Rizq, della Ain Media Foundation; Ibrahim Lafi, redattore capo di un’agenzia di stampa, e i giornalisti Asaad Shamlikh, Salam Mima e Hossam Mubarak.

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Sono state attaccate anche cinquanta sedi di istituzioni nella Striscia di Gaza, tra cui gli uffici del canale Al-Jazeera del Qatar, della Palestine TV, delle agenzie Ma’an e Al-Khobar, e dei giornali Al-Quds e Al-Ayyam.

L/Rob