Alla 54a sessione di Ministri della Cultura del Mercato Comune del Mezzogiorno (Mercosur), tenutasi oggi alle Centro Culturale KirchnerI funzionari hanno votato all’unanimità a favore della dichiarazione di un museo Ex ESMA patrimonio culturale della regione. È il primo locazione di memoria Integrare l’elenco dei beni tutelati dall’ente regionale. Dovrebbe essere il primo passo per altre applicazioni, con l’obiettivo di promuovere la politica della memoria, della verità e della giustizia in Sud America.
In questo modo si procede all’avanzamento della sua candidatura per un annuncio pubblicitario Patrimonio mondiale dell’UNESCOuna proposta incoraggiata durante la presidenza argentina ad interim del Mercosur Cultural nella Commissione per i Beni Culturali.
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I partecipanti hanno assistito Archivi Nazionali della Memoria (ANM) dove è stato consegnato l’Attestato di Riconoscimento della “Bontà Culturale del Mercosur”. All’evento ha partecipato il Ministro della Cultura. Tristan BauerMinistro della Cultura brasiliano, Margherita MenezesSegretario dei Diritti Umani della Nazione, Orazio Pietragalà Corti; Direttore esecutivo dell’ESMA Site Museum of Memory, Mike Gorosito E il direttore nazionale per l’integrazione federale e la cooperazione internazionale presso il Ministero della Cultura degli Emirati Arabi Uniti, Ariella Peretti.
Ministro della Cultura, Tristan BauerGrazie alla partecipazione Vera Jarsch, Madre di Plaza de Mayo: “Siamo onorati della tua presenza qui, esempio della tua lotta costante. Ci dai tanta forza e sei un vero esempio”. Ha poi fatto riferimento al riconoscimento del Museo Sitio: “Questo spazio è la nostra memoria, la nostra storia. Gli edifici e i muri ci raccontano quella storia. Questa dichiarazione come bene culturale del Mercosur è davvero importante e fondamentale, perché è benefica all’umanità».
Ministro Menez Ha sottolineato la missione monumentale del Museo del Sito e ha detto: “Per noi è un momento molto forte perché simboleggia anche ciò che abbiamo passato in Brasile, la dittatura e la tortura. È un campanello d’allarme per tutti i latinoamericani paesi e il mondo, perché non vogliamo mai più atti di violazione dei diritti umani, schiavitù e discriminazione.” e razzismo nei nostri paesi.
da parte sua, Orazio Pietragalà Cortiha evidenziato: “Per noi, riuscire a ottenere quel riconoscimento ha a che fare con le lotte e la resistenza delle nostre madri e nonne. Tali spazi sono sorti per far luce sui crimini commessi durante la dittatura, perché la riparazione per quei crimini è diventata una politica statale”.
Inoltre, Ariella PerettiHa sottolineato la gioia e l’emozione che significa poter assistere a questa “consegna simbolica ed efficace del certificato di bene culturale”, aggiungendo: “Questo spazio rappresenta l’emozione legata alla nostra storia, che è anche parte della storia della regione”. Al termine della cerimonia, i ministri e le ministre, unitamente ai funzionari presenti, hanno effettuato una visita guidata al sito museale.
Questa dichiarazione a nome di Le origini culturali del Mercosur Si tratta, per il Museo Sitio, non solo di un riconoscimento regionale, ma anche di una manifestazione di sostegno al raggiungimento del riconoscimento mondiale che significa entrare nell’elenco dei Patrimonio mondiale dell’UNESCOche sarà deciso a settembre, in occasione della riunione del Comitato del Patrimonio Mondiale che si terrà in Arabia Saudita.
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