sabato, Novembre 23, 2024

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Il Ministero dell’Energia ecuadoriano adotta le prime misure di fronte alla crisi

Il portafoglio statale precisa in un comunicato che le operazioni di appalto per la generazione aggiuntiva hanno iniziato a soddisfare la domanda di elettricità su tutto il territorio nazionale, principalmente per far fronte al periodo di siccità del 2024-2025.

L’organizzazione ha inoltre rivelato che gestirà, insieme al Ministero dell’Economia e delle Finanze, le risorse necessarie per coprire il deficit di bilancio derivante dagli alti costi di generazione delle società elettriche del Paese sudamericano, soprattutto nella stagione secca.

D’altro canto hanno annunciato che cercheranno un riavvicinamento con gli industriali e le grandi aziende affinché possano cooperare e raggiungere l’autosufficienza elettrica e quindi ridurre la domanda sul sistema elettrico.

La dichiarazione annuncia inoltre che daranno priorità al rafforzamento degli investimenti privati ​​e pubblici nella filiera dell’industria elettrica, consentendo risultati a medio e lungo termine.

Nel frattempo, i primi otto generatori acquistati in quel paese asiatico sono stati spediti dalla Corea, di un lotto di 32 generatori acquistati lì.

Hanno annunciato che le apparecchiature arriveranno in Ecuador nell’ultima settimana di dicembre e saranno installate nella centrale termoelettrica della città di Quevedo, provincia di Los Ríos, che entrerà in funzione a febbraio per fornire al Paese poco più di 13 megawatt.

Lo ha detto attraverso i suoi social il neo ministro del Settore, Andrea Arrobo

Nelle ultime settimane, il governo di Guillermo Lasso ha tentato di stipulare un contratto per 465 megawatt di elettricità per porre fine ai blackout, ma il processo è stato dichiarato nullo un giorno prima della fine del suo mandato.

Il comitato tecnico ha raccomandato di sospendere il processo perché i termini non erano sufficienti e, se l’acquisto fosse stato approvato in queste circostanze, l’elettricità sarebbe arrivata dopo la fine del periodo di siccità.

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Sebbene siano previste riduzioni dei programmi di razionamento e persino giornate intere senza interruzioni, la crisi elettrica esiste ancora e potrebbe continuare almeno fino a metà dicembre 2023, nella migliore delle ipotesi, come avvertono gli esperti.

L’Ecuador non soffre di interruzioni di corrente dal 2009, durante il mandato dell’allora presidente Rafael Correa, che incoraggiò la costruzione di progetti idroelettrici, e il paese esportava energia anche in Colombia e Perù.

Jha/Nta