lunedì, Dicembre 16, 2024

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Il Ministero degli Esteri palestinese chiede la fine dell’aggressione israeliana

Il Ministero degli Affari Esteri e degli Espatriati mette in guardia nel documento anche contro le posizioni di alcuni Paesi che nutrono ancora riserve sui massacri commessi dalle forze militari di Tel Aviv che colpiscono la popolazione locale.

Il testo indica che invitiamo alcuni paesi ad essere audaci, giuridicamente e moralmente coraggiosi e ad assumere posizioni ferme contro la guerra per esercitare una forte pressione per fermarla immediatamente.

Ha inoltre considerato che l’elevato numero di morti e feriti sulle coste della Striscia di Gaza e della Cisgiordania non esprime appieno la grande sofferenza vissuta dalla popolazione indigena, che vive una nuova tragedia con la mancanza di acqua, medicine, cibo ed elettricità. Altri mezzi di vita.

D’altro canto, ha sottolineato che l’occupante israeliano sta cercando con la sua macchina da guerra di imporre i suoi interessi, la sua agenda coloniale e le politiche basate sull’annessione della Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Est, e sulla distruzione di Gaza, da cui si trova. Più della metà della sua popolazione emigrò.

Secondo l’agenzia Wafa, il segretario del comitato centrale di Fatah, il tenente generale Jibril Rajoub, ha informato il ministro degli Esteri egiziano Samin Shoukry delle misure politiche e diplomatiche adottate per fermare l’escalation. Attacchi israeliani.

La fonte ha affermato che le due parti hanno concordato anche sulla necessità di fermare la guerra genocida, di aprire corridoi umanitari a Gaza e di prevenire lo sfollamento forzato della popolazione imposto dall’esercito di Tel Aviv.

Varie organizzazioni in Palestina e in altre parti del mondo hanno ripetutamente invitato il governo israeliano e i suoi sponsor occidentali a fermare i bombardamenti e a fondare uno Stato palestinese, come previsto dalle risoluzioni delle Nazioni Unite.

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Secondo i dati aggiornati del Ministero della Sanità, gli attacchi militari israeliani a Gaza e in Cisgiordania dal 7 ottobre a martedì hanno ucciso 10.468 persone e ne hanno ferite più di 27.000.

rgh/obf