martedì, Dicembre 17, 2024

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Il governo dichiara la fine dello stato di emergenza nella capitale peruviana

Il capo del governo, in conferenza stampa, ha affermato che il provvedimento è dovuto al fatto che la mobilitazione di protesta, secondo l’esecutivo, sta diminuendo nella città e nell’omonima regione.

“Si tratta di un provvedimento molto importante per il pieno esercizio dei diritti fondamentali dei cittadini, perché comprendiamo che siano superate le condizioni e le considerazioni che ci avevano spinto a dichiarare lo stato di emergenza in questa importante regione del Paese”, ha affermato. .

Otarola è stato interpellato sulle interrogazioni parlamentari dei ministri della Difesa, Jorge Chávez, e dell’Interno, Vicente Romero, per la repressione delle proteste e delle morti, a cui si è aggiunta la mozione di interrogatorio del capo dell’istruzione, Oscar Becerra, per i commenti offensivi sulle donne andine.

E ha risposto: “Il governo vuole sottoscrivere la volontà di recarsi al Congresso tutte le volte che sarà necessario per informare la rappresentanza nazionale delle azioni, degli sforzi e delle decisioni che prendiamo”.

Ha implicitamente esortato la maggioranza del Congresso di estrema destra e centrodestra a mantenere il proprio sostegno al governo, inviando un messaggio al parlamento che “siamo in grado di proseguire nella prospettiva di promuovere il diritto alla pace e alla tranquillità”.

Lo stesso Otarola viene interrogato da entrambe le parti. Da destra e da sinistra, che, con vari argomenti, mettono in discussione la permanenza della sua posizione.

I seggi progressisti sostengono che dovrebbe lasciare l’incarico perché lo ritengono responsabile delle morti nelle proteste, indagato per genocidio e altri crimini e per essersi sottratto alla responsabilità del governo nelle 66 morti durante le proteste.

Gruppi congressuali di destra lo criticano per non aver imposto il regime in modo più severo di fronte alle proteste, una posizione simile a quella di un gruppo di ex capi militari di alto rango, che lo accusano anche di negare la responsabilità del governo per la repressione e di collocare solo sulle forze armate.

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Jha / Sig