Washington. — Secondo la rivista National Geographic, gli scienziati americani e giapponesi intendono lanciare il primo satellite di legno quest'estate, un'iniziativa che promette di cambiare l'esplorazione dello spazio.
L'innovativo satellite, chiamato Lignosat, è il risultato di diversi test effettuati dal 2020 su tre specie di legno nello spazio: betulla Ehrman, ciliegio giapponese e magnolia.
Dopo 290 giorni di test, si è stabilito che era il legno di magnolia quello che offriva la maggiore resistenza, quindi gli scienziati hanno concluso che doveva essere scelto per dare vita al primo satellite realizzato con questo materiale.
Secondo gli esperti, i satelliti metallici bruciano completamente quando entrano nell'atmosfera, evento da cui derivano sostanze e detriti nocivi, e le particelle che rimangono in sospensione danneggiano lo strato di ozono.
Allo stesso tempo, quando si utilizza il legno sulla terra, ci sono problemi di combustione, putrefazione e deformazione, ma nello spazio non ci sono problemi.
Gli specialisti spiegano che nello spazio non c'è ossigeno, quindi non brucia, e non vi vivono organismi, quindi non marcisce.
Questa sembra essere una valida alternativa alla crisi dei detriti spaziali, perché secondo i dati dell’Università Nazionale Autonoma del Messico, attualmente ci sono circa 13mila satelliti in orbita attorno alla Terra, di cui solo circa ottomila operativi.
A questi detriti si aggiungono i resti di navi lanciate dal nostro pianeta nel corso degli anni, e altri frammenti rilasciati da artefatti di natura simile che costituiscono detriti spaziali.
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