Geordi è biancoCorrispondente a BarcellonaLettura: 4 minuti.
Lui Il Barcellona può festeggiare questa domenica Secondo scudetto nella sua storia conquistato con spagnolo Prima. Il primo è stato all’età di 74 anni il 17 aprile, quando la squadra guidata dall’uruguaiano Enrique Fernandez è tornata dai Parrots di Josep Espada vincendo 2-1 e riconfermando il trofeo già conquistato nella stagione precedente. giro.
Nulla ora assomiglia a quanto accadde quel giorno lontano. L’Espanyol, settimo in classifica (su 14 squadre), è già salvo; La partita si è giocata nell’ormai defunto Les Corts, gremito da 48.000 tifosi, e solo due giocatori stranieri hanno giocato per il Barcellona (l’argentino Marcos Aurelio e Nicolao) e uno per l’Espanyol (sempre argentino). Ma la partita, per il Barcellona, è stata l’apoteosi di nervi ed euforia.
Ha raggiunto quell’ultimo giorno con un vantaggio di due punti Valencia (37 a 35) E il pareggio è valso per proclamarsi campioni, perché a pari punti (due punti contati per una vittoria) la media gol era a favore della squadra del Che. Nel primo tempo, l’Espanyol stava vincendo (0-1) grazie al gol di Angel Calvo, che si è mescolato con il gol della Coppa del Mondo a Mestalla contro di lui. Siviglia Ha regalato la coppa al Valencia. Doveva essere una doppietta nella ripresa di Cesar, il capocannoniere nella storia del Barcellona, finché non si è presentato Leone Messi, che ha suscitato entusiasmo nel vecchio stadio di Barcellona. La storia è talmente diversa che a fine partita i giocatori dell’Espanyol si sono congratulati con i campioni sullo stesso campo… nonostante la rivalità tra i due club fosse già al culmine.
Questa volta il campionato in sé non è ancora finito, ma la squadra culé ha la prima possibilità di porre fine alla lotta, impari, per il campionato mentre l’Espanyol si aggrappa alla convinzione di preservare la categoria. La sconfitta farà crollare i pappagalli in fondo al tavolo con i già emarginati Elche Ed è il chiacchiericcio nella lotta al riscatto che può assaporare un pareggio come gloria ai biancoazzurri… che rischia anche di provocare ritardi ad Alerón Barcellona, evitando così di dover essere spettatore diretto dell’euforia in un stato di completa depressione.
La decisione impossibile
Questa domenica, inoltre, potrebbe diventare la quarta volta che lo stadio dell’Espanyol assiste alla celebrazione dell’avversario nella conquista del campionato. Atletica Bilbaonel 1931, Atletico Madrid nel 1966 e il Valencia nel 1971 festeggiarono il titolo nell’ormai defunto stadio Sarria. Un giorno i Lions e sia Colchoneros che Chase avanzarono verso un ultimo appuntamento che fu, nel caso del Valencia, l’apoteosi del calcio, dato che vinsero il campionato… perdettero la partita.
Allenata da Alfredo Di Stéfano, la squadra raggiunse l’ultima giornata della stagione 1970-71 con un punto di vantaggio sul Barcellona e due sull’Atlético, che si affrontavano al Vicente Calderón. Il Valencia ha vinto di media gol con il Barcellona e ha perso con l’Atletico, che è ciò di cui il Barcellona aveva bisogno per migliorare il risultato ottenuto a Sarria, e la squadra di Madrid ha battuto i catalani e ha perso il Valencia.
L’Espanyol… ha ottenuto un doppio premio storico perché sia i culés che i colchoneros hanno pagato dei calciatori per fermare il Valencia… e lo hanno fatto da quando i Parrots hanno vinto (1-0) con un gol di Lamata. Ma quello che è successo è improbabile: a Calderón la partita è stata 1-1 e il Valencia è stato dichiarato campione.
Il Barcellona questa volta dipende da se stesso. Quattro anni e 16 giorni dopo quel 27 aprile 2019, quando alla 35ª giornata sconfisse il Levante dichiarandosi campione per l’ultima volta sotto Ernesto Valverde, il Barcellona è pronto a celebrare finalmente lo scudetto a cui ha tanto resistito. da allora. E chissà, maledetto Espanyol all’inferno.
“Estremo appassionato di tv. Appassionato di cibo impenitente. Tipico esperto di birra. Amichevole esperto di internet.”