I leader dell’America Latina e dei Caraibi hanno firmato la dichiarazione finale del vertice, l’Agenda strategica 2030 dell’ALBA e una dichiarazione speciale sulla situazione in Palestina.
I capi di Stato e di governo dell'Alleanza Bolivariana per i Popoli d'America – Trattato sul Commercio dei Popoli (ALBA-TCP) hanno approvato mercoledì a Caracas tre documenti, a conclusione del 23° vertice del blocco regionale.
Nell’incontro svoltosi mercoledì nel Palazzo di Miraflores, sede del potere esecutivo, i leader dell’America Latina e dei Caraibi hanno firmato la dichiarazione finale del vertice e l’Agenda strategica 2030 dell’ALBA, che definisce il percorso da seguire nella settori quali l’economia, la sanità, l’istruzione e altri.
Hanno inoltre sostenuto all'unanimità una dichiarazione speciale sulla situazione in Palestina, in cui chiedono di raggiungere una soluzione giusta e duratura creando due Stati con Gerusalemme Est come capitale e garantendo il diritto al ritorno dei rifugiati.
Hanno inoltre rinnovato il loro appello alla comunità internazionale affinché imponga un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza e fermi i crimini di genocidio, crimini di guerra e crimini contro l’umanità contro la sua popolazione, che violano i principi e gli scopi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale.
Hanno inoltre riaffermato il loro sostegno all'immediata inclusione della Palestina come stato membro a pieno titolo nelle Nazioni Unite, che considerano un passo giusto e necessario che contribuirebbe a proteggere i diritti legittimi del popolo palestinese.
Ha inoltre esortato i leader a determinare la responsabilità del governo israeliano e dei suoi sostenitori per i crimini commessi contro il popolo palestinese, in conformità con il diritto internazionale.
Infine, hanno concordato di invitare in particolare la Palestina a partecipare al Vertice Alternativo Bolivariano per i Popoli dell’America Latina e al Programma di Cooperazione Tecnica, che si terrà a L’Avana, Cuba, il prossimo dicembre.
La Dichiarazione Finale ha sottolineato, tra le sue parti, l’importanza e l’impegno dei Governanti nel difendere la “Dichiarazione dell’America Latina e dei Caraibi come Zona di Pace”, che, 10 anni dopo la sua adozione nel Secondo Vertice della Comunità degli Stati . L'America Latina e i Caraibi, a Cuba, sono ancora abbastanza validi.
Ha ribadito il suo forte sostegno a un dialogo permanente tra Venezuela e Guyana per raggiungere una soluzione soddisfacente tra le parti, come previsto nella Dichiarazione congiunta di Argyle del 2023, tra i leader Nicolas Maduro e Irfaan Ali.
Il testo chiede inoltre che Cuba sia esclusa dalla lista unilaterale, falsa e arbitraria, di paesi che presumibilmente sponsorizzano il terrorismo, preparata dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti e che ha un impatto negativo su tutti gli ambiti della società cubana e sul benessere del suo paese. . la gente.
Dobbiamo continuare su questa strada. L’America Latina ha opzioni e alternative, e “l’alternativa è la strada dell’indipendenza, della sovranità e del socialismo, quindi rafforziamo l’Alleanza Bolivariana per i Popoli dell’America Latina – Cooperazione Tecnica”, come ha affermato il presidente venezuelano Nicolas. Ha detto Raeb a conclusione del suo intervento.
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