Fino al momento dell’incidente, con un totale di 42 morti e decine di feriti, secondo la relazione della Procura di concerto con l’Istituto di medicina legale e scienze forensi (Imlikf), era possibile individuare 14 morti. e sette feriti.
La dichiarazione ufficiale indicava che la competenza scientifica aveva il sostegno di ambasciate come le ambasciate di Cuba, Colombia ed Ecuador.
“Attraverso l’assistenza giudiziaria, sono stati rispettati i protocolli di perdono delle impronte digitali e, con questo, sono stati sviluppati test di finografia forense”, afferma il promemoria.
Sui corpi non ancora identificati, la Procura Regionale di Chiriqui, in collaborazione con Imelcf, effettuerà ulteriori analisi come odontoiatria forense e test del DNA, per ottenere finalmente le identità.
Il secondo conducente panamense, l’altro conducente dell’autobus distrutto, è stato dichiarato morto lunedì.
In precedenza, il governo aveva indicato che su un totale di 66 migranti in viaggio da Darien a Chiriqui diretti negli Stati Uniti, 42 sono uomini, 24 donne e 20 minorenni.
Il rapporto ufficiale affermava che tra i viaggiatori c’erano 22 ecuadoriani, 16 haitiani e 11 venezuelani, le tre nazionalità più presenti.
Hanno anche identificato cittadini provenienti da Brasile (sei), Colombia (cinque), Camerun (due), Cuba (due), Eritrea (uno) e Nigeria (uno).
Un altro incidente si è verificato sabato scorso con un autobus che trasportava migranti a Chiriqui, quando l’auto ha preso fuoco sull’autostrada interamericana, a Los Royces (Veraguas), ma non si sono registrati feriti o vittime.
A causa di questo incidente, il Servizio nazionale per l’immigrazione ha sospeso i trasferimenti.
GCM/AG
“Creatore. Amante dei social media hipster. Appassionato di web. Appassionato fanatico dell’alcol.”