venerdì, Novembre 15, 2024

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I tassisti italiani hanno indetto uno sciopero nazionale per il 21 maggio

I tassisti in Italia hanno indetto uno sciopero nazionale che avrà come centro Roma il 21 maggio.

Roma, Italia. 9 maggio. (Taxi News) – I tassisti italiani hanno incontrato il ministro del Made in Italy Adolfo Urso e hanno avuto un incontro del tutto insoddisfacente, secondo fonti del settore.

Il rischio che Uber acquisisca più potere è reale, per questo martedì 21 maggio i tassisti scioperano per 24 ore. I tassisti ritengono che l’NCC dovrebbe modificare l’ordinanza che regola i veicoli da trasporto.

Lo sciopero dovrebbe durare 24 ore, anche se le mobilitazioni sono ancora da confermare, anche se a Roma – sede del Ministero dei Trasporti – si svolgerà anche in altre zone.

Sono indette mobilitazioni le società Fast Confisal, Satham, Tam, USB Taxi, Unica Filt Czil, Cloy, Euritaxi, UT, Unimpressa, Orsa Taxi, Ucl Taxi, Federtaxi Cizal, Sidon Adn e Union Artigiani.

Ministero del Made in Italy

A preoccupare sono le bozze di decreti attuativi del DPCM 2019 volute dall’allora Ministero Toninelli. Un documento, poi finito sulla scrivania di Matteo Salvini, prevede la ristrutturazione del settore taxi e dell’NCC.

I piani, sostengono i sindacati, sono già stati trasmessi alla Comco e, quindi, sono ormai definitivi. Dopotutto, rispetto alla situazione di qualche mese fa, secondo i sindacati, alle restrizioni previste per i conducenti di VTC e, in particolare, per le aziende di trasporto come Uber, i testi diventeranno più profondi e più morbidi.

Ultimo passo l’incontro del 24 aprile tra il Ministro del Made in Italy, Urso, e Tony West, Direttore Legale e Senior Vice President di Uber: “Al centro del dibattito il futuro dei servizi di mobilità e le sfide dei passeggeri . I trasporti in Italia”, scrive il ministro.

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Sarà uno sciopero nazionale

In un post sui social media, Urso ha scritto di aver ricevuto rappresentanti dell’industria dei taxi e di “condividere preoccupazioni riguardo alla disponibilità limitata di auto”. Ha menzionato anche il Giubileo del 2025, lo stato di avanzamento dell’ordinanza del Primo Ministro sui “cantieri” e le novità sull’ambiente nel 2024, discussioni che non sono promettenti per l’industria dei taxi.

Secondo Nicola Di Giacobbe di Unica Taxi Cgil, l’incontro al ministero del Made in Italy “è stato solo un intervento, non ha portato risultati concreti, per questo lo sciopero è stato confermato il 21 maggio”. Riguardo ai testi delle ordinanze applicative, “il ministro ha inviato il pg al ministero dei Trasporti.

Ad oggi le rappresentanze sindacali non sanno quali siano i testi dei decreti che stanno alla base della tutela effettiva del pubblico impiego. Se leggiamo il testo finale dei decreti, il fatto è che la liberalizzazione del settore pubblico è una realtà e lo sciopero del 21 sarà solo il primo passo di una lunga lotta.

Il centro della mobilitazione, che sarà nazionale e durerà 24 ore, sarà ovviamente Roma. Come accaduto in passato, c’è il rischio che le strade vengano bloccate dai tassisti che protestano contro il governo.