Il 22 gennaio, Joel Embiid ha registrato la sua partita da 70 punti contro i San Antonio Spurs. I Sixers, fortunatamente, erano 29-13 in una battaglia con i Bucks per vedere chi sarebbe arrivato secondo a East dietro ai Celtics. Anche se arriva qualcosa di brutto Effetto A Boston… Da allora le cose sono andate male. Embiid, il favorito per ripetersi come MVP che non vincerà il premio perché non giocherà le 65 partite che ormai sono obbligatorie, ha visto aggravarsi il problema al ginocchio che lo tormentava dal mese scorso ed è finito in sala operatoria. al momento, L'unico dibattito a Filadelfia era se la stagione fosse finita.Se solo fosse possibile vedere come si è svolto un altro torneo frustrante per una squadra che non raggiunge una finale di Conference dal 2001.
Con Embiid al centro di una serie di infortuni catastrofici, I Sixers hanno perso otto delle ultime nove partite, ora quattro di fila dopo aver perso in casa contro gli Atlanta Hawks (121-127).. Questa è una squadra che ha bisogno della pausa All-Star per riorganizzarsi, riposarsi e rimettersi in piedi. E almeno ha ricevuto la buona notizia che Joel Embiid, se il suo recupero andrà bene, potrebbe arrivare in tempo per la fine della stagione. Semestre regolare E i playoff. Alla chiusura del mercato è arrivato Buddy Hield, uno sparatutto tanto necessario. Le cose potrebbero non andare così male nel medio termine. ma ora…
Ora è il momento Rimboccati le manicheSoffri e fai pressione sui denti. Quel 29-13 è diventato 30-21. Lotta per il secondo posto, nelle cabale da evitare a Giocaci Adesso gli mancano due partite e mezzo, la stessa distanza dalla quale vede il quarto posto nell'Est, ovvero gli affollati Knicks. Sfuggire ai playoff e lottare almeno per un campo in casa al primo turno sono obiettivi importanti ma per raggiungerli occorre soprattutto: salute. Contro gli Hawks, Tyrese Maxey era fuori per malattia. Oltre ad entrambi tutte le stelleAnche Batum, Milton e Covington non c'erano. In una guerra di vittime, la parte peggiore sono i Falcons, che non hanno un Clint Capela o un Dejounte Murray.
Ma sì Trae Young, che ha chiuso con 37 punti e 12 assist, un'altra grande partita di un giocatore che sta vivendo un grande momento.E lo sarà ancora tutte le stelle Sbattendo le ali al gatto per sostituire la persona ferita. Visto che Trae e Murray stanno giocando meglio, l'assenza di quest'ultimo (peraltro non si è mosso a fine mercato) non è così drammatica. Nemmeno Capela, che sicuramente avrebbe dovuto lasciare il posto a Okonjo, che ha giocato un primo tempo brillante (17 dei suoi 21 punti), periodo in cui gli Hawks hanno pareggiato di 22 punti Al Nasr, 56-73 all'intervallo. Dopodiché dovettero solo sopportare gli attacchi di alcuni Sixer che si avvicinarono ma non portarono a termine la trasformazione, soprattutto perché Trey segnava ogni volta che le cose si facevano davvero serie. Gli Hawks sono ora 23-29, al 10° posto e con un tetto che non andrà oltre la lotta per il nono posto (e una partita di… Giocaci A casa) con i tori.
Coloro che sono arrivati giovedì stanno facendo il loro debutto nei Sixers. Essenziale infatti sono state le assenze di Maxi e Milton. Cam Payne ha segnato 20 punti e ha aperto la strada in una rimonta nel secondo tempo. Hield, che ha molte promesse come tiratore strategico quando c'è Embiid, ha chiuso con 20 in più e 4/12 su tre. Inoltre, Oubre Jr. ne ha aggiunti 28 per i Sixers e 18 per gli Hawks.
Questi i risultati venerdì sera:
76ERS 121 – FALCHI 127
Dollari 120 – Calabroni 84
I Bucks avevano bisogno di buone notizie e non c'era visitatore migliore Gli Charlotte Hornets, ormai decisamente la squadra peggiore della NBA: dieci sconfitte consecutive e un record complessivo di 10-41. Si tratta della seconda vittoria in sette partite con Doc Rivers in panchina, e questo avviene con il ritorno di Damian Lillard dopo due assenze (26 punti in 29 minuti). I Bucks (34-19 adesso) erano avanti di 28 punti all'intervallo, avanti di 42 punti e hanno lasciato tutti i titolari a circa otto minuti dalla fine e 107-66 sul tabellone. Una di quelle partite.
Celtici 133 – Maghi 129
I Celtics non hanno mai premuto l'acceleratore in un duello Davide (40-12) v Golia (9-42). È bastato un terzo quarto ad alta velocità (36-16) per superare I Wizards, passati in vantaggio nel primo tempo e poi lottati fino alla fine, tentano una rimonta impossibile. Jayson Tatum ha aggiunto 35 punti, 10 rimbalzi e 8 assist, e Kristaps Porzingis 34 e 11. I Celtics hanno un vantaggio di cinque partite sul secondo posto nella classifica Est, il più veloce raggiungimento delle 40 vittorie dal 2009.Quando difesero ciò che restava del loro ultimo titolo fino ad oggi (2008). I Wizards, almeno, hanno fatto vedere la faccia: 24+11+4 di Avdija, 21+8 di Koulibaly e 24+6+4 di Kispert con 17 punti di Kuzma e 19 di Paul.
Raptor 107 – Razzi 104
I Raptors hanno vinto due partite di fila per la prima volta dal 3 gennaio (ora sono 19-33), ma non senza difficoltà. Il divario, che ha raggiunto i 22 punti, si è ridotto ad un punto (105-104) grazie agli sforzi del canadese Dillon Brooks, che ha segnato 11 dei suoi 20 punti nell'ultimo quarto. Ma il compagno di squadra RJ Barrett non ha commesso errori dalla linea di porta e poi Aaron Holiday ha mancato una tripletta che avrebbe potuto essere il pareggio. I Raptors hanno segnato 21 punti, 7 assist di Barrett e 25 di Quickley. I missili restano sul 23-28 e restano fuori area. Giocaci dall'Occidente Per la pessima forma fuori casa: 18-9 a Houston, 5-19 in casa. Fred VanVleet non ha giocato al suo ritorno a Toronto e Cam Whitmore si è infortunato.
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