giovedì, Settembre 19, 2024

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“I partner sostengono l’azione dell’Italia in Africa”

Il piano Mattei «era ben entrato nella mente degli alleati dell’Italia» ed i vantaggi che ne sarebbero derivati ​​furono ampiamente spiegati nel corso dei lavori del convegno di Rimini. Lo afferma il vice ministro degli Esteri all'”Agenzia Nova”. Edmundo CirelliHa partecipato a due panel organizzati ieri nel corso dell’incontro popolare nel capoluogo romagnolo. Proprio a questo appuntamento annuale, la Farnesina partecipa tradizionalmente con un proprio padiglione, che, come ha spiegato il viceministro, “organizza una serie di eventi” e con le sue attività “spiega ai cittadini cos’è la cooperazione e a cosa serve significa come un elemento importante della politica estera dell’Italia”.

È in questo contesto che si inserisce il progetto Matte. “I nostri partner della Nato, del G7 e dell’Ue hanno iniziato a mettere le mani in mano per sostenere l’Italia”, ha detto Cirelli, “l’obiettivo è far sì che l’Africa non fallisca, ma anzi cresca”. È importante anche per noi, come l’Italia, che è vicina a questo continente”. Secondo il viceministro “abbiamo una responsabilità storica” ​​nei confronti dell’Africa, soprattutto “in questa fase in cui attori come la Russia hanno approcci diversi dai nostri, noi concentrarsi sulla reciprocità e sull’uguaglianza, non sul saccheggio”.

In particolare, il Vice Ministro ha spiegato la sua partecipazione al panel dell’incontro su “Aumentare il valore e la resilienza del caffè in Africa”. “Questo è stato il momento dell’incontro con la Aussie Foundation, che svolge un’importante attività di formazione in Africa, e abbiamo parlato del miglior progetto per contribuire a mantenere la migliore produzione di caffè in Africa”, ha detto Cirelli. “Sarà utile non solo all’Africa, ma anche all’Italia, vista la nostra grande capacità di lavorare con questo prodotto”, ha proseguito il viceministro, secondo il quale il progetto serve “al bene dell’Africa e dell’Italia”, cioè al l’obiettivo è stato continuato. Questa è l’essenza del progetto Matte.

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La Vice Ministra ha partecipato al secondo panel del convegno di Rimini su “La formazione all’occupabilità, un modo per far incontrare domanda e offerta di lavoratori stranieri”. Il tema viene spesso associato al tema dell’immigrazione, ma Cirelli vuole essere chiaro al riguardo. “L’immigrazione è una questione secondaria. Chiaramente esiste il diritto a immigrare, ma anche il diritto a non immigrare. È altrettanto chiaro che lo scopo del programma Matey è quello di frenare l’immigrazione clandestina favorendo lo sviluppo del continente africano. Ma allo stesso tempo stiamo lavorando per favorire l’occupazione regolare quando necessario”, ha detto Cirelli, sottolineando l’azione del governo in questo senso per aiutare i settori proprio bisognosi di lavoratori. “L’Italia ha tutte le credenziali e la credibilità, e il nostro governo non non ha un approccio ideologico ed è troppo concentrato sull’aspetto bilaterale”, ha concluso il Viceministro.

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