Trenta minuti, poi quarantacinque, infine sessantacinque: le tre partite che hanno dato all’Olanda la qualificazione agli ottavi di finale del Mondiale sono servite anche per testare la condizione di Memphis Depay, l’attaccante che dopo i primi due test calibratissimi contro Senegal ed Ecuador, vittoria per 2-0 alla prima e pareggio per 1-1 alla seconda, ha aumentato ulteriormente il minutaggio nel secondo 2-0 ottenuto dagli Oranje contro i padroni di casa del Qatar, portandolo finalmente a oltre un tempo di gioco.
C’è un’Olanda con il suo numero dieci e un’Olanda senza. Molto più temibile la prima versione per ovvi motivi. Depay, schierato titolare contro il Qatar e sostituito al 66′ da Janssen, era fermo da due mesi e non può essere ancora al massimo, ma sta ritrovando la confidenza con il campo, un punto senz’altro importante in vista della fase successiva del torneo. Intanto la nazionale del ct Louis Van Gaal ha vinto il proprio girone, che non è male, e agli ottavi se la vedrà contro gli Stati Uniti che, battendo 1-0 l’Iran, hanno chiuso il loro gruppo da secondi alle spalle dell’Inghilterra.
Un primato quello dell’Olanda arrivato con il fattivo contributo di Cody Gakpo, tre gare consecutive con gol, record nella storia mondiale dell’Olanda ottenuto solo da Neeskens, Bergkamp e Sneijder, una compagnia di qualità. Chi ha puntato sugli Oranje per le sue scommesse sportive live sapeva ormai benissimo che da un momento all’altro sarebbe potuta arrivare la firma dell’attaccante del PSV, sostituito solo nel finale e a risultato archiviato da Van Gaal. Come il ct, anche tutti gli appassionati di calcio hanno capito che il 23enne di Eindhoven può essere un’arma decisiva per gli sviluppi del torneo.
Il gol di Gakpo, oltretutto, è stato bellissimo sia per come è stato costruito, sia per il modo in cui il numero 8 olandese ha depositato il pallone in rete. Non eravamo ancora alla mezzora e non ci voleva una laurea per intuire che la partita fosse già chiusa. Troppo evidente la differenza tra le due squadre, con il Qatar avviato a diventare la prima nazionale di un Paese organizzatore a uscire di scena dopo tre sconfitte su tre partite giocate nel girone.
A Van Gaal però interessava altro, c’era da registrare qualcosa sul piano degli automatismi dopo il pareggio piuttosto deludente contro l’Ecuador. Il test alla fine è servito, la squadra è apparsa più reattiva, fermo restando la modestia dell’avversario, ed è arrivato anche il raddoppio con Frenkie De Jong dopo conclusione proprio di Depay. Adesso sotto con gli ottavi di finale, con l’attaccante più pericoloso finalmente a bordo. Mentre Gakpo sta diventando una certezza per la nazionale di Van Gaal, quindi una conferma ulteriore. Per l’Olanda è stata quasi un’amichevole contro un Qatar che ha chiuso come aveva iniziato, confermando di non essere ancora pronto per questi livelli.
Prossima tappa invece per gli Oranje sono gli USA, con l’obiettivo di arrivare fino in fondo e riprovarci una quarta volta dopo le tre finali perse nelle edizioni ’74, ’78 e 2010. Quella costruita da Van Gaal e trascinata da Depay e Gakpo, chissà, potrà finalmente essere davvero un’Olanda mondiale.
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