La Federazione nazionale delle cooperative minerarie (Fencomin) in Bolivia mercoledì ha sostenuto l’amministrazione del presidente Luis Alberto Ars e ha condannato i tentativi di destabilizzare l’opposizione, incoraggiati principalmente dai leader di Santa Cruz.
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Vincomen ha osservato in una lettera pubblicata che “rifiutano le azioni delle logge di Santa Cruz che, con il pretesto di posticipare il censimento e gli interessi politici, stanno cercando di destabilizzare il governo nazionale chiedendo la mobilitazione e il confronto tra i fratelli boliviani. E di danneggiare la nostra economia e il processo di ripresa”.
Di fronte a questo scenario e all’appello allo sciopero dei settori dell’opposizione, il sindacato minerario ha ribadito la sua “posizione ferma di difendere la democrazia e sostenere il nostro governo costituzionale alla testa di nostro fratello Luis A. Ars Katakura”; Hanno sottolineato allo stesso tempo che non avrebbero consentito “la mobilitazione, per non parlare della paralisi delle nostre attività produttive”.
Per l’opposizione è più facile distruggere che costruire, motivo per cui cercherai sempre qualsiasi scusa per cercare di destabilizzare l’economia e la democrazia, ma la gente è saggia. Apprezziamo il supporto della storica Federazione Nazionale delle Cooperative Minerarie in #Bolivia. pic.twitter.com/dsHtArPjtN
– Luis Alberto Arce Catacura (@Lucho Arce) (@LuchoXBolivia)
3 agosto 2022
In questo senso, il presidente boliviano ha espresso che “l’opposizione cercherà ogni pretesto per cercare di destabilizzare l’economia e la democrazia”. Seguendo la logica che “è più facile distruggere che costruire”.
A cui ha aggiunto i suoi ringraziamenti sul suo account Twitter ufficiale alle persone per la loro saggezza e Fencomin per il supporto incondizionato della direzione esecutiva di quel paese sudamericano.
Da parte sua, l’opposizione boliviana, incentrata soprattutto nei circoli del potere a Santa Cruz, ha chiesto uno sciopero di 48 ore la prossima settimana contro il rinvio del censimento fino al 2024; Decisione di consenso nel Consiglio Nazionale dell’Autonomia (CNA), alla presenza dei governatori e delle istituzioni municipali della Bolivia.
Guidato dal governatore di Santa Cruz Luis Fernando Camacho e dal leader civico Romulo Calvo, il cosiddetto Comitato interistituzionale per il censimento ha confermato lo sciopero per il lunedì e il martedì; Nonostante la richiesta di commento presentata dal Presidente di detto Comitato e Preside dell’Università Gabriel René Moreno (UGRM), Vicente Cuellar; che invece chiese aiuto alle centinaia di mercanti colpiti dall’incendio nel mercato mutualista.
Posizione adottata anche dal sindaco di Santa Cruz, Johnny Fernandez, che ha espresso il suo disaccordo con il manometro, indebolendo la resilienza della massa che incoraggia le proteste.
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