PARIGI, 7 SETTEMBRE (PRENSA LATINA) Il segretario nazionale del Partito comunista francese, Fabien Roussel, ha escluso oggi la partecipazione al Consiglio nazionale per il ristabilimento, iniziativa che il presidente Emmanuel Macron inaugurerà domani per affrontare le sfide del Paese.
In risposta all’appello del capo dello Stato affinché le forze politiche aderiscano al progetto, il vice ed ex candidato alla presidenza ha ritenuto che il consiglio cerchi di evitare un parlamento in cui il partito al governo non abbia la maggioranza assoluta.
Per Roussell è urgente che il popolo francese riacquisti la sua piena sovranità, che, a suo avviso, comporta il ritorno di poteri reali all’Assemblea nazionale, al Senato e al Consiglio economico, sociale e ambientale, nonché il rispetto di questi istituzioni.
Macron sta promuovendo il Consiglio nazionale per il ristabilimento come risposta alle sfide, tra cui il cambiamento climatico, la qualità dell’istruzione e la salute.
Secondo il leader del Partito Comunista Francese, i comunisti saranno sempre aperti al dibattito democratico basato sugli interessi del Paese.
Crediamo che la Francia stia attraversando tempi molto pericolosi, con crisi con gravi conseguenze che colpiscono il mondo e l’Europa, che richiedono una vera rivoluzione democratica, che riuni tutti gli attori politici, sociali, economici, culturali e scientifici attorno a obiettivi comuni.
Russell ha sottolineato che l’NRC non sta andando in quella direzione, uno standard difeso da altre organizzazioni politiche, sindacali e sociali che hanno escluso di far parte dell’iniziativa.
Ha insistito sul fatto che il progetto in cui lei (Macron) ha inserito il suo nuovo mandato quinquennale, lungi dal fermarlo, avrebbe esacerbato la profonda crisi democratica che sta dilaniando il paese.
ode / wrm