Città di Panamá. – 33 anni dopo l’invasione militare americana di Panama, la frase “vietato essere dimenticato” riecheggia oggi in tutti gli scenari dell’istmo per incoraggiare la ricerca della verità su quel fatidico giorno.
Dal Palacio de las Garzas (Sede del Potere Esecutivo) Un messaggio che conferma che le attività in occasione della Giornata Nazionale del Lutto inizieranno con una visita al Cimitero Jardín de Paz, in questa capitale, per onorare le vittime del aggressione del 20 dicembre 1989.
Tra gli atti del protocollo c’è anche un’invocazione religiosa all’arcivescovo di Panama, monsignor José Domingo Ulloa.
Interverranno anche Trinidad Ayola, presidente dell’Associazione dei parenti caduti, e il nuovo presidente della Commissione 20 dicembre, Rolando Morgas. Mentre il presidente della Repubblica, Laurentino Cortizo, si rivolge alla nazione.
A proposito di questo evento, l’avvocato Gilma Camargo ha detto al giornale Stella panamense Che si apra un accertamento che includa il risarcimento delle vittime, dopo anni di conseguenze dovute all’inerzia e all’ostruzione degli Stati Uniti.
Gli storici stimano che la cosiddetta Just Cause, i cui presunti obiettivi erano porre fine alla presunta dittatura, arrestare l’ex generale Manuel Antonio Noriega, ripristinare la democrazia e fornire benessere al popolo, abbia effettivamente portato la morte nel quartiere martirizzato di El Chorrillo.
Oltre alle perdite umane, questa invasione ha causato la distruzione di gran parte delle infrastrutture a Panama, lasciando migliaia di persone senza casa, costrette a fuggire dalle loro case e cercare rifugio in altre zone.
Sebbene la capitale sia stata la più colpita da questa operazione bellica, ci sono state vittime anche nella provincia caraibica di Colón ea Rio Hato, dove i bassifondi sono stati bombardati e bruciati.
Il gran numero di case ed edifici distrutti dall’invasione mostra che le forze del Pentagono non hanno fatto alcuno sforzo per limitarsi agli obiettivi militari ed evitare danni alle vite e alle proprietà della popolazione civile di Panama.
Per gli attivisti sociali, l’invasione non ha suscitato la necessaria condanna internazionale, anche se un rapporto del 2018 della Commissione interamericana per i diritti umani ha giudicato Washington per gli abusi commessi e ha esortato il suo governo a risarcire le vittime.
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