Mercoledì il governo di estrema destra di Giorgia Meloni ha approvato un terzo decreto sull’immigrazione che inasprisce ulteriormente le regole in vigore in Italia e rende più difficile per i migranti restare e rimanere permanentemente nel Paese, se possibile.
Gli scandali dietro i centri di detenzione per migranti che la Meloni vuole costruire in ogni regione d’Italia
Ulteriore
Questa settimana il comitato esecutivo ha dato il via libera a nuove misure per facilitare gli sfratti, dopo che il Consiglio dei ministri ha approvato la scorsa settimana l’apertura di nuovi centri di reinsediamento per migranti irregolari e l’estensione del loro soggiorno a 18 mesi. Tra l’altro gli immigrati che mentono sulla loro età.
Con quest’ordinanza, il governo “accelera la deportazione dei migranti irregolari pericolosi, introduce la piena protezione delle donne e mantiene la sicurezza dei minori, ma le nuove regole non possono più mentire”, ha osservato il Primo Ministro sui social network. Circa l’età.”
È uno dei più controversi dei 13 punti che compongono il decreto, secondo cui i migranti che forniscono false informazioni personali come la loro età possono essere puniti e, invece di essere puniti per questa falsa dichiarazione, rischiano la deportazione. Le autorità possono utilizzare esami medici, comprese radiografie, e test antropometrici per verificare l’età dei migranti, soprattutto quando gli arrivi sono elevati. L’agenzia di stampa italiana ANSA sottolinea che attualmente l’Italia ospita 21mila minori, in centri che comportano costi elevati per le amministrazioni locali.
La misura mira quindi a evitare che i maggiorenni, che non hanno garanzie altrettanto elevate dei più giovani, vengano inseriti nei centri minorili. Allo stesso modo, se i centri per minorenni sono pieni, il rappresentante del Ministero dell’Interno in ciascuna provincia può disporre l’inserimento di persone di età compresa tra 16 e 18 anni in centri per adulti per un periodo massimo di 90 giorni o meno. Una sezione speciale per questa fascia d’età.
Il partito del defunto Silvio Berlusconi, Forza Italia, che ha espresso riserve sul trattamento dei minori, è sostenuto dai suoi partner nella coalizione di governo: Fratelli d’Italia del presidente Giorgia Meloni e la Lega Nord di Matteo Salvini.
Un altro punto del contendere che cerca di agevolare l’espulsione dei migranti dall’Italia è la considerazione se essi rappresentino un “pericolo”. Secondo il decreto, citato dall’ANSA e dai principali media italiani, anche i migranti con permesso di soggiorno di lungo periodo possono essere espulsi “dal Viminale per gravi motivi di ordine pubblico o di sicurezza dello Stato”. Per questi motivi, se la persona presenta ricorso contro il provvedimento di espulsione, le autorità possono vietare l’espulsione e il reingresso della persona.
Anche Esercito e Guardia Costiera
L’ordinanza mira inoltre a rafforzare la risposta italiana durante i picchi di arrivi, come le frequenti registrazioni sull’isola di Lampedusa, il punto più vicino alla costa nordafricana e dove sbarca abitualmente la maggior parte dei migranti che attraversano il Mediterraneo. Per fare ciò, il Ministero degli Interni ha l’autorità di chiedere il supporto della Guardia Costiera, che attualmente fa capo al Ministero delle Infrastrutture guidato da Salvini. Nell’ambito della nuova legge, la Guardia costiera è autorizzata a reclutare un centinaio di volontari ogni anno tra il 2024 e il 2028.
Oltre ai controlli marittimi, il governo italiano vuole rafforzare i controlli nelle principali stazioni ferroviarie del Paese e invierà 400 soldati entro la fine dell’anno. Aumenterà inoltre il controllo delle richieste di visto da parte degli stranieri che desiderano recarsi in Italia da paesi al di fuori dell’Unione Europea.
L’amministrazione Meloni ha deciso di offrire una protezione speciale non solo alle donne incinte, ma a tutti i migranti, come richiesto da tempo dalle équipe mediche che li curano all’arrivo in Italia.
Le organizzazioni umanitarie e di soccorso in mare, come Medici Senza Frontiere, denunciano da tempo le restrizioni sempre più restrittive dell’Italia e la mancanza di risorse per fornire cure adeguate e dignitose alle migliaia di migranti che arrivano a terra dal Paese ogni mese.
Durante l’ultima crisi avvenuta a Lampedusa a metà di questo mese, Amnesty International ha condannato la situazione in un blog su elDiario.es: “Il gran numero di persone sbarcate a Lampedusa nelle ultime ore si trovano ad affrontare un intervento insufficiente da parte del governo italiano . Il personale – personale medico, mediatori – è poco rispetto alle necessità, per questo gli arrivati sono costretti a viaggiare su imbarcazioni improvvisate e ad aspettare ore sotto il sole, anche nelle condizioni più critiche, per ricevere i primi soccorsi ed essere trasportati. Autobus della Croce Rossa.
“Studente di social media. Appassionato di viaggi. Fanatico del cibo. Giocatore pluripremiato. Studente freelance. Introverso professionista.”