MONTEVIDEO, 17 ott (Prensa Latina) La nave da crociera Greg Mortimer, arenata a maggio 2020 con la maggior parte dei passeggeri e dell’equipaggio contagiati dal Covid-19, è tornata in Uruguay, Paese che li ha contattati e ricevuti oggi.
In quella data, Greg Mortimer ha catturato l’attenzione del mondo “come una nave colpita dalla peste” a cui diversi governi della regione hanno negato l’attracco.
La nave è ormeggiata da quasi 60 giorni a 20 chilometri dal porto di questa capitale, con a bordo oltre il 70 per cento delle persone contagiate dal coronavirus SAR-COV-2, che causa il Covid-19.
È stato un viaggio epico che si è trasformato in un viaggio di vacanza in Antartide, fino a quando l’Uruguay ha aperto le porte all’assistenza medica per i bisognosi e al ritorno dei passeggeri nei loro paesi d’origine.
Al suo ritorno, più di due anni dopo, Greg Mortimer riportò molti viaggiatori che in quell’occasione avevano ricevuto solidarietà dall’Uruguay, ma lasciò il desiderio di visitare questo paese sudamericano.
Tra loro c’è l’australiano Jesz Fleming, malato di Covid-19 e successivamente trasferito all’ospedale britannico di questa capitale.
Fleming si è detto commosso e grato dopo essere stato ricevuto dal sottosegretario al Turismo Remo Monzeglio come un brillante turista.
La storia di Greg Mortimer merita l’attenzione del regista Federico Lemos, che l’ha trasformata in un documentario.
Secondo il ministro dell’Istruzione e della Cultura, Pablo da Silvera, l’opera cinematografica “mostra la versione migliore di noi stessi”.
Poche settimane prima dell’evacuazione di Greg Mortimer, Cuba ha ricevuto la nave da crociera britannica MS Braemar, che è stata rifiutata in diversi porti caraibici per lo stesso motivo, nel marzo di quell’anno, in un’evacuazione umanitaria.
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