Diverse le reazioni emerse dopo la conferenza stampa di questa mattina del primo ministro Gabriel Attal, che ha illustrato la via da seguire per finalizzare i tre pacchetti di misure già presentati dall'Esecutivo e ha promesso di considerare l'agricoltura tra gli interessi centrali della nazione. Livello di sicurezza.
L'Unione nazionale francese degli agricoltori (Fnsea), la principale organizzazione del settore, ha notato i progressi e il valore che il governo ha dato al settore, ma ha chiesto una tempistica chiara per soddisfare le richieste.
Secondo il portavoce dell'Unione Johann Barbie, le aspettative restano fisse per il salone dell'agricoltura, che inizierà sabato nella capitale, alla presenza del presidente Emmanuel Macron, secondo la tradizione repubblicana.
Ha aggiunto: “Stiamo aspettando dichiarazioni chiare da parte del presidente in aula”.
Da parte sua, il portavoce dell'Unione degli agricoltori, Lawrence Marandola, ha dichiarato a France Info che, nonostante i progressi compiuti, è urgente lavorare sulla questione dei prezzi minimi dei prodotti, per evitare perdite.
Le questioni relative ai prezzi e al reddito sono priorità per gli agricoltori, ha insistito sulla decisione annunciata da Atal di aggiornare la legge Egalim, che mira a proteggere gli agricoltori nelle relazioni commerciali.
I Giovani Agricoltori (JA), espressi dal loro presidente Arnaud Guillot, hanno riconosciuto che “le cose si stanno muovendo e sembrano andare nella giusta direzione” e hanno convenuto che Macron dovrà fornire nuovi dettagli sabato alla conferenza sull’agricoltura. Hall, che si terrà fino al 3 marzo presso il quartiere fieristico di Porte de Versailles.
Durante la seconda metà di gennaio, i lavoratori agricoli hanno messo sotto controllo il governo con un movimento che includeva il blocco delle autostrade con i trattori per chiedere salari migliori, meno burocrazia e protezione dalla concorrenza sleale e dalla disuguaglianza nelle relazioni commerciali.
Hanno anche chiesto l'allentamento delle norme ambientali europee, che considerano troppo rigide e negative per il loro lavoro, proteste che hanno dato vita a tre pacchetti di misure presentati dal Primo Ministro, che sono riusciti a calmare la rabbia all'inizio del mese.
Dal fine settimana, alcuni agricoltori hanno ripreso a protestare, avvertendo che il movimento su larga scala tornerà se la Sala non segnerà una vera svolta.
rgh/wmr
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