Roma, 21 sett. In un’intervista a Efe, il leader del Movimento 5 Stelle (M5S) ed ex Presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, assicura che l’estrema destra Giorgia Meloni, la favorita per vincere le elezioni, è “inadatta a governare”. Per quanto riguarda i suoi contatti con il primo ministro ungherese Viktor Orbán e possibili accordi futuri per frenare la franchigia, si aspetta di essere “non negoziabile” con i progressisti.
Conte, due volte capo di governo con Lega Sovrana e Partito Democratico (PD), si è buttato alle spalle la rimonta del Movimento 5 Stelle (M5S) dopo l’addio di Luigi Di Maio, e i sondaggi gli hanno dato 13,5 punti . La % di volontà di voto è ben lontana dal 25% raggiunto nel 2018, ma supera comunque la classifica di Matteo Salvini.
Dopo diversi dissidi Conte ha smesso di sostenere il governo di Mario Draghi, che ha portato alla sua caduta e alle elezioni anticipate, ma non ha accettato l’accusa e ha spiegato a Efe: “Draghi ha scelto di dimettersi pur avendo una discreta maggioranza, ha voluto chiuderla. porte del M5S e dei costi energetici. , rifiutando il nostro piano per aiutare con aumenti salariali e altre emergenze per il Paese. Adesso gli italiani ne pagano le conseguenze”.
Prima che tutti i sondaggi prevedessero una vittoria schiacciante per la destra, Conte ha promesso che la vittoria “lascerebbe l’Italia un Paese più debole e più difficile perché i metodi di cottura di Meloni sono insufficienti”.
“Non ho paura del problema democratico: gli slogan di Meloni vengono sconfitti da proposte programmatiche radicali, ma il problema è che Meloni ha appoggiato Orbán con le sue politiche autoritarie e antiliberali. Questo ci dice che non è la persona giusta per governa la nostra repubblica. , i cui valori fondanti sono lontani anni luce dalle idee che oggi dominano Budapest. ”, dice.
Ma alla domanda se il M5S potesse allearsi con il Pd per affrontare la destra dopo le elezioni, Conte ha escluso qualsiasi accordo con i suoi ex compagni di governo.
“Lo abbiamo detto tante volte: per noi le alleanze riguardano le questioni, non per la comodità dei calcoli numerici. Poi c’è la ragione politica, oggi si esclude ogni accordo, le trattative con questi vertici del Pt sono impossibili”, insiste con forza.
Perché?: “Hanno sacrificato le cose buone che il fronte progressista del governo Conte ha fatto sull’altare dell’agenda Draghi. Hanno molestato Di Maio, messo da parte (di centristi) Renzi e Calenda. Cosa c’è di progressista in questo mix? Si spieghino. loro elettori. Non vogliamo questo miscuglio. “Diciamo”, dice.
«Non do licenze politiche ad altri, ma credo che l’agenda politica del M5S sia il punto più avanzato del progressismo italiano», assicura nella pausa della sua campagna elettorale, che si costruisce soprattutto al sud. L’Italia dove il M5S è fortissimo
Per il M5S ora è “urgente ridare dignità al lavoro” per questo propone “un salario minimo di 9 euro l’ora”, che lamenta che “altre forze politiche lo ignorino”.
In uno dei maggiori problemi che affliggono il Paese, la crisi energetica, Conte propone la creazione di un fondo per il recupero energetico: “Come abbiamo fatto per la salute durante l’epidemia. Lo diciamo da 7 mesi, ma qualche giorno fa abbiamo ricevuto questa ricetta Il vantaggio del FMI.
Per questo “vero cambiamento ambientale ed effettiva diversificazione energetica occorre inserire un programma strutturale di investimenti nelle rinnovabili: quindi, a livello Ue, è importante separare gli investimenti green dal calcolo dei disavanzi in linea con il Patto di stabilità”. .
Contrario all’aumento della spesa militare in parlamento, l’ex presidente ha chiarito che “il M5S ha votato per l’esportazione di armi che garantiscano la legittima sicurezza del popolo ucraino, come stabilito dall’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite”. “L’Italia e altri Paesi europei guidano un impegno sociale per costruire un processo di pace”.
Se “persegui e promuovi una soluzione militare e cerchi di sconfiggere militarmente la Russia, rischi di prolungare questa guerra. Dobbiamo lavorare instancabilmente per una soluzione diplomatica”, aggiunge.
L'”avvocato del popolo”, comparso in parlamento nel suo primo governo, non ha voluto rispondere a quello che sarebbe stato un risultato soddisfacente per il M5S in queste elezioni, ma ha assicurato che è in aumento nei sondaggi ed “eccitato”. Le persone”.
Alla domanda su cosa resta del movimento “anti-casta”, Conte spiega che il M5S è “una forza politica che ha affrontato una lunga strada di maturità, di cambiamento”, ma che “continua senza soccombere alle sirene. Potere”. “Ecco perché siamo considerati a disagio”, dice.
Cristina Cabrejas
“Studente di social media. Appassionato di viaggi. Fanatico del cibo. Giocatore pluripremiato. Studente freelance. Introverso professionista.”