Chissà se i grandi corridori hanno sorriso o meno al percorso Giro d’Italia 2024. Quando si guarda l’altimetria, non è normale catturare quante possibilità hanno i corridori più veloci perché ci sono così tante frazioni che sì, potrebbe esserci uno sprint finale, ma potrebbe anche essere adatto per le fughe sulla distanza. Un finitore. Nel peggiore dei casi, abbiamo contato quattro sprint sicuri, fino a nove nella migliore delle ipotesi, anche se alla fine, come sempre, la verità sta da qualche parte nel mezzo.
L’unica certezza è che difficilmente vedremo un velocista vestire la maglia rosa. Infatti, le salite alla Grande Partenza piemontese, al Col Madalena nella prima tappa, e all’Europa nella seconda sembrano collocare i velocisti immediatamente sotto la classifica generale. La prima occasione dovrebbe arrivare per loro, forse, nella terza fase, la Novara-Fosano 165 chilometri. Ma il “forse” è grosso, perché il traguardo è in salita e sulla stessa curva Philip Gilbert ha vinto il Granpimont con uno dei suoi sprint, il che basta a spiegare che un velocista puro deve sudare molto per giocare. Per il successo..
Facile, sulla carta, dovrebbe essere il prossimo passo, che dovranno compiere i corridori Ecco le Terme di Andorra, sul Mar Ligure, sulla direttrice Milano-Sanremo, 187 km. Ma anche in questo caso i velocisti non riusciranno a vincere velocemente, perché in prossimità del traguardo c’è un cabo mele, che non dovrebbe far male sui pendii dolci, ma può mettere i bastoni fra le ruote ad alcuni dei velocisti. treni che si trovano ad affrontare. Sprint.
5a fase, Genova-Lucca, 176 km, ha buone possibilità anche di un arrivo in volata. L’unico ostacolo questa volta è il GPM di Montemagno, categoria 4, da percorrere al km 19. La lunghezza e la pendenza non dovrebbero però creare grattacapi ai contendenti alla vittoria. I corridori potrebbero voler essere essi stessi i protagonisti Avesano-Napoli, 206 chilometri, la Via Caracciolo attende i velocisti, ma l’arrivo è aperto a diverse interpretazioni. Prima il GPM di quarta categoria di Monte Procida e poi le volate tra Pozzuoli e Posillipo renderanno gli ultimi 30 chilometri di gara una buona centrifuga per i velocisti, che però se si salvano avranno tutte le possibilità di vincere una gara così prestigiosa. Finale da città napoletana.
Tutti gli sprint sicuri arrivano nella seconda parte della Corsa Rosa, che fa sì che la pista sia “distribuita” in modo più uniforme nell’arco delle tre settimane. Livello 11, Foiano di Val Fortore-Francavilla al Mare 203 km, Tappa 13, piatta come un tavolo da biliardo, Riccione-Sento 179 km, e livello 18, Fiera di Primero-Padova A 166 km, sembrano tutti perfetti per un arrivo in gruppo, nessuno dei quali presenta ostacoli vicino al traguardo.
E poi, ovviamente, c’è lo sciopero L’ultimo corridoio di Roma, che è praticamente identico all’incoronazione di Mark Cavendish dello scorso anno. I 126 chilometri attraverseranno alcuni dei monumenti più iconici della capitale prima dello sprint e del gran finale.
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