L’Italia ha proposto oggi l’idea di convocare una conferenza internazionale per ricostruire Gaza dopo la guerra di Israele con Hamas.
Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al G7 sullo sviluppo in corso a Pescara.
“Dobbiamo aiutare tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro nazionalità, e credo che possiamo inviare un segnale chiaro”, ha affermato il ministro italiano.
Tajani ha sottolineato la presenza a Beskara di tre interlocutori principali, rappresentanti di Israele, Libano e Palestina, “che si confronteranno con i Paesi del G7, spero di riuscire a fare progressi, sto pensando anche ad una sorta di conferenza per la ricostruzione del Gaza”.
“I 15 camion che abbiamo donato al Programma alimentare mondiale partiranno venerdì e saranno distribuiti attraverso la Giordania al popolo palestinese di Gaza”, ha ricordato Tajani. Israele afferma che i camion italiani possono attraversare ed entrare a Gaza, quindi abbiamo un percorso più semplice per ottenere aiuto dall’Italia.
“Il G7 è importante perché si svolge in un momento difficile, per questo abbiamo deciso di aprire i nostri lavori con una conferenza internazionale alla quale parteciperanno organizzazioni libanesi e palestinesi”, ha spiegato.
A Peskara «cercheremo di trovare tutti gli strumenti utili per aiutare la popolazione, penso a quelli di Gaza, penso ai libanesi, penso ai siriani che vivono in Libano, penso ai palestinesi. Israeliani del nord di Israele e del nord di Israele”, ha aggiunto.
Giunto a Pescara, il ministro degli Esteri italiano ha ammesso che “la pace non è ancora vicina. Stiamo lavorando per accelerare il processo in Medio Oriente e in Ucraina”.
“Sono un po’ più ottimista dopo la vittoria militare di Israele contro Hamas. Come ha detto Netanyahu, apprezziamo la sua frase: siamo vicini alla fine della guerra e questa volta bisogna fare di tutto per accelerarla”, ha aggiunto. Tajani, che ha visitato Israele e Ramallah.
“Gli israeliani sono pronti a scortare gli ultimi leader di Hamas in salvo da Gaza, in cambio del rilascio degli ostaggi e poi di un cessate il fuoco”, ha detto il ministro italiano.
“Stiamo lavorando per sostenere questo piano così come stiamo lavorando per raggiungere un cessate il fuoco in Libano con proposte che contemplano il rafforzamento dell’UNIFIL e dell’esercito regolare libanese”, ha detto Tajani.
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