La ventiseiesima riunione del Forum di San Paolo, svoltasi a Brasilia dal 29 giugno al 2 luglio 2023, ha approvato una Risoluzione di Solidarietà con Cuba nella quale si riconosce “la perdurante e sistematica ostilità del governo degli Stati Uniti contro Cuba, manifestata nella intensificazione senza precedenti del blocco economico, commerciale e finanziario” , nonché del suo “carattere extraterritoriale con l’applicazione del titolo III della legge Helms-Burton”.
Il testo sostiene che questa politica statunitense costituisce “il principale ostacolo allo sviluppo sociale ed economico della nazione cubana, un attacco alla sua sovranità e una flagrante violazione dei principi del diritto internazionale”.
I rappresentanti dei partiti politici in America Latina e nei Caraibi, così come i movimenti progressisti nella regione, hanno concordato di “chiedere la revoca incondizionata dell’intenso blocco criminale, economico, commerciale e finanziario imposto dal governo degli Stati Uniti a Cuba per più di 6 decenni”.
Hanno anche chiesto la rimozione di Cuba dall’elenco illegale e falsificato dei paesi che sponsorizzano il terrorismo e la restituzione al popolo cubano delle terre occupate illegalmente dalla base navale di Guantanamo, usurpata dal governo degli Stati Uniti per più di 120 anni.
Hanno respinto i programmi di sabotaggio, destabilizzazione e guerra mediatica contro le più grandi Antille e hanno accettato di pubblicare “la verità su Cuba, in contrasto con le campagne mediatiche finanziate dall’amministrazione americana che distorcono e distorcono sistematicamente la realtà cubana e nascondono i risultati della rivoluzione».
Il documento sostiene “la rivoluzione cubana basata sui principi di solidarietà, giustizia sociale, internazionalismo e unità dei nostri popoli”. Allo stesso modo, sostiene gli sforzi compiuti dalla patria di José Martí “per l’unità, l’integrazione e la pace dei popoli dell’America Latina e dei Caraibi”.
I delegati hanno anche concordato di sviluppare sistematicamente e urgentemente misure di mobilitazione pubblica e informativa per condannare l’escalation aggressiva dell’imperialismo yankee contro il popolo cubano.
La risoluzione di sostegno registra che “nonostante le limitazioni imposte a Cuba dalla politica del blocco economico, la sua rivoluzione socialista, senza ricorrere a prescrizioni neoliberiste, ha ottenuto per il suo popolo il godimento dei diritti e delle libertà fondamentali per il pieno sviluppo di tutti i cubani”, senza rinunciare alla prassi internazionale che “ha contribuito allo sviluppo dei diritti umani in molti Paesi del mondo.
In questo contesto, i partecipanti al 26° Piano d’Azione Federale hanno riaffermato la loro ferma solidarietà e impegno verso “il Partito Comunista Cubano, il governo rivoluzionario e il popolo cubano nei loro sforzi per preservare la sovranità e l’indipendenza del Paese e per mantenere la decisione immutabile costruire il socialismo”.
Infine, il documento ricorda l’eredità della lotta del comandante in capo Fidel Castro Ruz contro l’imperialismo nordamericano e i suoi alleati, e lo cita: “Se il nemico è forte nelle sue risorse, nella sua aggressività, nella sua malvagità, allora dobbiamo essere più forti di lui nella nostra dignità, nel nostro potere rivoluzionario, nella nostra fede.” Nella nostra fede, nel nostro coraggio!
Questa edizione del Forum di San Paolo si è tenuta dopo una pausa di tre anni dovuta alla pandemia di COVID-19. Il suo slogan centrale era “Integrazione regionale per rafforzare la sovranità dell’America Latina e dei Caraibi”.
Soluzione solidale con Cuba
Ventiseiesimo incontro del Forum di San Paolo
Dal 29 giugno al 2 luglio 2023
Brasilia
La ventiseiesima riunione del Forum di San Paolo, svoltasi a Brasilia dal 29 giugno al 2 luglio 2023, ha approvato la seguente Risoluzione di Solidarietà con Cuba sulla base delle seguenti considerazioni:
Considerando la perdurante e sistematica ostilità del Governo degli Stati Uniti contro Cuba, manifestata nell’inasprimento senza precedenti del blocco economico, commerciale e finanziario e la sua natura extraterritoriale con l’applicazione del Titolo III della Legge Helms-Burton, che costituisce il principale ostacolo alla lo sviluppo sociale ed economico della nazione cubana, e un attacco alla sovranità e una flagrante violazione dei principi del diritto internazionale,
Abbiamo concordato:
- Chiediamo la revoca incondizionata del criminale e intensificato embargo economico, commerciale e finanziario imposto dal governo degli Stati Uniti a Cuba per più di 6 decenni,
- Chiediamo l’esclusione di Cuba dalla lista illegale e fraudolenta dei paesi che sponsorizzano il terrorismo,
- Respingono i programmi di sabotaggio, destabilizzazione e guerra mediatica contro Cuba,
- Chiediamo la restituzione dei territori occupati dalla base navale di Guantanamo, che sono stati usurpati dal governo degli Stati Uniti per più di 120 anni, violando la sovranità di Cuba,
- Diffondere la verità su Cuba, di fronte alle campagne mediatiche finanziate dall’amministrazione statunitense che distorcono e distorcono sistematicamente la realtà cubana e nascondono i risultati della rivoluzione,
- – A sostegno della Rivoluzione cubana basata sui principi di solidarietà, giustizia sociale, internazionalismo e unità dei nostri popoli,
- Sviluppare una mobilitazione sistematica e urgente di azioni pubbliche e mediatiche, per condannare l’escalation aggressiva dell’imperialismo yankee contro il popolo cubano,
- – sostenere tutti gli sforzi compiuti da Cuba per l’unità e l’integrazione dei popoli dell’America Latina e dei Caraibi e per il raggiungimento della pace,
- Ci rendiamo conto che, nonostante le restrizioni imposte dalla politica di blocco economico a Cuba, la sua rivoluzione socialista, senza ricorrere a prescrizioni neoliberiste, ha ottenuto per il suo popolo il godimento dei diritti e delle libertà fondamentali per il pieno sviluppo di tutti i cubani. Inoltre, la sua continua pratica internazionale ha contribuito allo sviluppo dei diritti umani in molti paesi del mondo,
- Ratifica la nostra incrollabile solidarietà e impegno nei confronti del Partito Comunista Cubano, del Governo Rivoluzionario e del popolo cubano nei loro sforzi per preservare la sovranità e l’indipendenza del Paese e per sostenere l’immutabile decisione di costruire il socialismo.
Nella lotta contro l’imperialismo statunitense e i suoi alleati, uniamo le nostre azioni all’eredità del comandante in capo Fidel Castro Ruz: “Se il nemico è forte nelle sue risorse, nella sua aggressività, nella sua malvagità, dobbiamo essere più potente di lui nella nostra dignità, nel nostro potere rivoluzionario, nella nostra fede, nella nostra fede”. Nel nostro coraggio!”
Brasilia, 2 luglio 2023.
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