Haniyeh ha sottolineato, in apertura dell’undicesima sessione della Conferenza nazionale arabo-islamica nella capitale, che la resistenza dopo la battaglia di Saif al-Quds del maggio 2021 è uscita più forte, più ferma e pronta a difendere la causa palestinese.
Il leader di Hamas ha difeso la capacità dell’asse di lotta di affrontare sfide e cambiamenti, sottolineando la necessità dell’unità dei fronti di fronte a qualsiasi aggressione israeliana.
Haniyeh ha affermato la sua piena solidarietà al Libano per proteggerne i diritti, soprattutto alla luce del tentativo dell’occupazione di indirizzare le sue risorse idriche al confine meridionale.
Da parte sua, il vice segretario generale dell’Hezbollah libanese, lo sceicco Naim Qassem, ha sottolineato che l’unica ed esclusiva soluzione per affrontare Israele è la resistenza in tutte le sue forme, e “ogni altra opzione è una perdita di tempo”.
Il membro della Resistenza islamica libanese ha denunciato le minacce e le ambizioni espansionistiche del vicino nella regione dall’oceano al Golfo, usando come preludio la conquista della Palestina.
Qassem ha spiegato che gli Stati Uniti stanno lavorando per beneficiare di tutto al servizio di Israele e in prima linea nella lotta, e la resistenza si sta muovendo su una linea per preservare la sovranità e la dignità dei popoli arabi.
Il segretario generale del Movimento della Jihad islamica in Palestina, Ziad Al-Nakhala, ha invitato durante questa sessione a diffondere la cultura della resistenza nelle parole e nelle posizioni ea rafforzare il sostegno del popolo palestinese con tutto il possibile.
Al-Nakhala ha affermato che la Palestina rappresenta un punto di incontro per la libertà e la vita per tutte le correnti, i partiti e le forze del mondo arabo e islamico.
La Conferenza Nazionale Araba Islamica di Beirut riunisce membri di Hamas, della Jihad islamica e di Hezbollah, oltre a intellettuali e politici che conoscono i problemi della regione.
ode / yma