lunedì, Settembre 16, 2024

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Esprit ridimensiona anche la sua attività in Spagna: ERE licenzierà l’intero personale

La modifica internazionale di Esprit arriva in Spagna. Il gruppo tedesco ha presentato istanza di regolamento sull’occupazione (ERE) per licenziare tutta la sua forza lavoro nel mercato spagnolo. Il dossier entrerà in vigore il 1° settembre, hanno riferito a Moody’s fonti della società.

Esprit ha un totale di 84 dipendenti in SpagnaCompresi i dipendenti degli uffici e dei negozi. I dipendenti stanno negoziando la loro partenza dallo scorso maggio in vista dell’imminente liquidazione dell’attività nel Paese, che sarà finalmente attuata sotto forma di ERE con venti giorni di buonuscita per ogni anno di lavoro.

La fine dell’attività di Esprit in Spagna era una questione di tempo, poiché all’inizio dell’anno il gruppo ha iniziato a mandare in bancarotta le sue filiali in Europa. Alla fine dello scorso luglio, le uniche tre società non ancora liquidate erano quelle spagnole, francesi e italiane.Anche se sono stati affondati anche a causa dell’indisponibilità della merce per il servizio clienti.

Esprit, che è stato uno dei principali gruppi di distribuzione moda in Europa, attraversa da anni una situazione complessa, colpita da una perdita di posizione di mercato che ha portato ad un forte calo delle vendite e alle perdite accumulate.

A marzo, l’azienda ha intentato una causa contro la sua rete di negozi in Svizzera, passo che ha poi ripetuto in Belgio, dichiarando infine insolvente la sua attività in Germania, suo mercato interno e da cui altri paesi dipendono per l’approvvigionamento dei prodotti.

Prima di decidere di chiudere tutte le sue filiali, Esprit ha tentato di vendere interamente l’azienda. Alla fine di giugno, La società ha annunciato di essere in trattative per vendere il proprio marchio nella Cina continentale, Hong Kong, Macao e TaiwanAnche se alla fine non ha prosperato a causa delle differenze di prezzo.

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Alla fine di luglio, ha annunciato una nuova direzione e ha annunciato la liquidazione di tutte le sue filiali con l’unico obiettivo di salvare il marchio. L’azienda ha iniziato solo come licensing manager, cercando partner per diverse categorie di prodotti e diversi mercati.

L’Esprit è arrivata sul mercato spagnolo nel 2008 in grande stilefino ad affittare immobili nel Paseo de Gracia, a Barcellona, ​​e in altre grandi città come Madrid. Tuttavia, dopo soli tre anni, l’azienda inizia a conoscere i primi intoppi, sia in Spagna che in altri paesi europei, al punto da chiudere una parte significativa della sua rete di negozi.

L’azienda ha avuto risultati irregolari per più di un decennio. Ma il colpo finale è arrivato con lo scoppio dell’epidemia quando è crollata con perdite pari a 439,9 milioni di euro. Da allora Esprit ha continuato la tendenza al ribasso e ha chiuso il suo ultimo anno finanziario (chiuso il 31 dicembre), triplicando le perdite dell’anno precedente, a 226 milioni di euro. Nello stesso periodo il fatturato dell’azienda tedesca è diminuito del 16,3% attestandosi a 703 milioni di euro.