giovedì, Ottobre 24, 2024

Deve leggere

Articoli correlati

Durante l’attacco a Trump in Pennsylvania sono state effettuate chiamate al 911 – Radio Rebelde



WashingtonOggi sono state pubblicate almeno 15 registrazioni di chiamate ai servizi di emergenza (911) il giorno del tentato omicidio dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump il 13 luglio a Butler, in Pennsylvania.

Le comunicazioni riflettono momenti di paura e confusione dopo che un uomo armato – successivamente identificato come il ventenne Thomas Matthew Crooks – ha aperto il fuoco con un fucile sul raduno all’aperto.

“Hanno appena cercato di uccidere il presidente Trump”, “Abbiamo un’emergenza”. Due delle chiamate di aiuto dicevano: “Siamo a una manifestazione di Trump”.

Butler County ha pubblicato le registrazioni, alcune delle quali catturavano suoni di caos in sottofondo.

Secondo quanto riferito, il primo contatto è avvenuto alle 18:12 ora locale, circa un minuto dopo gli spari.

L’ex presidente era sul podio e ha parlato per otto minuti quando è iniziata la sparatoria, durante la quale è morto Cory Comperatore (50 anni), uno dei partecipanti alla manifestazione, e altre due persone, Jim Copenhaver e David Dutch, erano gravemente ferito.

Trump è stato colpito a un orecchio e il motivo dell’attacco rimane un mistero perché Crooks è stato ucciso dai servizi segreti.

La task force bipartisan della Camera che indaga sul tentativo di omicidio ha descritto i fallimenti in termini di sicurezza dell’agenzia federale e ha concluso che l’evento “avrebbe potuto essere evitato”.

Trump è tornato a Butler all’inizio di questo mese per partecipare a una manifestazione sotto stretta sicurezza, qualche tempo dopo un secondo tentativo di omicidio il 15 settembre, quando Ryan Wesley Roth, 58 anni, era di stanza nell’area vicino al suo campo da golf a West Palm Beach dove l’uomo d’affari era.

READ  Dare foto di ragazzi del Mali il giorno del loro primo compleanno

Roth, che era in prigione in attesa del processo, è stato accusato di tentato omicidio dell’ex presidente. In una lettera manoscritta trovata durante le indagini, ha ammesso che questo era il suo obiettivo e ha anche detto che se avesse fallito avrebbe pagato 150.000 dollari a qualcuno per “finire il lavoro”.

(Fonte Prensa Latina)