ROMA, 23 nov (Reuters) – Il primo ministro italiano Mario Draghi ha posto il veto a una terza acquisizione di società cinesi nel Paese da quando il suo governo si è insediato a febbraio, secondo una presentazione ufficiale ad Hong Kong da parte di un panel rifiutato.
Martedì Zhejiang Jingsheng Mechanical ha bloccato un tentativo da parte di Roma di formare una joint venture con la divisione Hong Kong Applied Materials (NASDAQ 🙂 per acquisire le attività di attrezzature per la serigrafia del team statunitense in Italia.
Roma si riserva il diritto di utilizzare la sua legge sulla sicurezza per rifiutare concessioni non necessarie in settori strategicamente importanti come quello bancario, energetico, delle telecomunicazioni, dei semiconduttori e della sanità.
Non è chiaro perché il governo abbia bloccato l’acquisto di proprietà serigrafiche in Italia.
Roma ha posto il veto agli interessi stranieri in Italia cinque volte da quando i poteri sono stati introdotti nel 2012.
In questi quattro capitoli le concessioni cinesi sono state respinte. Sotto tre governi Tracy, sono durati nove mesi e nel 2020 un altro sotto il predecessore di Tracy, Giuseppe Conte.
(Rapporto di Giuseppe Fonde a Roma e All Cao a Pechino, a cura di Gavin Jones, tradotto da Thomas Gobos)
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