In generale, quasi tutti i comuni mettono nei luoghi pubblici degli striscioni, in genere, per pubblicizzare i lavori, nei quali si deve menzionare il progetto, la durata dei lavori, l’importo, tra gli altri dettagli. A volte questi segni sono anche per parlare dei lavori che sono stati fatti, un modo di comunicare con le persone e mostrare ciò che si sta facendo. Certo, ci sono modi e mezzi per pubblicizzare il lavoro svolto. Questi manifesti hanno le foto di quello che hanno fatto e in più di un’occasione hanno una foto del sindaco coinvolto, il che è molto tipico, paghiamo tutti, e pochi si lamentano.
In piazza Belgrano, vicino alla stazione Lanus, un tempo c’era un cartello del genere, e non si può dire che fosse falso, perché annunciava un’azione del governo. Migliaia di persone ogni giorno percorrono questo spazio e d’ora in poi è un modo positivo per raccontare quello che sta facendo il comune. Ma in detto spazio pubblico questo segno è cambiato, in epoca elettorale, e la propaganda di parte, che giustifica come si giustifica, è diventata del tutto illegale.
È illegale perché la Plaza, il Paseo o il Parco è di proprietà di tutti, non ha un proprietario specifico ed è gestito dal comune. Come i piccoli edifici che sono stati installati intorno a loro, il comune li ha concessi in franchising a privati con il pretesto di ridurre il numero di venditori ambulanti in quella zona, nonostante il prezzo a cui hanno affittato questi spazi – davvero alto – e poiché c’è un certa “lente d’ingrandimento”, i venditori alla stazione sono gli stessi venditori che erano 20 anni fa, e il loro numero è raddoppiato. E che dire della gente del posto? Va bene. Grazie. Se vogliono allargare “Lanusita” a questo settore, ne dubitiamo molto, all’inizio si parlava di “imprenditori”, ma finora non si vende nulla, e non ha nulla a che fare con la manifattura.
Tornando al tema dello striscione politico, vogliamo ritenere che il “vivente” che lo ha collocato lo abbia fatto in cambio di un qualche interesse politico, altrimenti bisognerebbe chiedersi chi sta raccogliendo denaro da detto “luogo”. Primo fra tutti l’amministratore delegato del sindaco, anche se dicono “non vive a Lanus, quindi non sa cosa sta succedendo qui”. Questa perversione offende il vicino, che non doveva necessariamente votare per i suddetti candidati, e va bene, ci sono diversi spazi in vendita dove avrebbero potuto mettere questo spregevole “pubblicità”. Tuttavia, è stato collocato in un luogo proibito per questo scopo, e quindi molte domande devono essere poste.
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