Il Presidente di Cuba sottolinea l’eredità del leader Kim Il Sung
Il Primo Segretario del Partito Comunista e Presidente della Repubblica di Cuba, Miguel Díaz-Canel Bermudez, ha sottolineato i contributi e l’eredità storica del leader della Repubblica Popolare Democratica di Corea, Kim Il Sung, in occasione della commemorazione. Il trentesimo anniversario della sua morte. In un messaggio pubblicato su x, il Capo dello Stato ha riconosciuto il prezioso contributo dato da Kim Il Sung alle relazioni fraterne tra la nazione caraibica e la Repubblica popolare democratica di Corea. (DX)
Lula mette in guardia nel Mercosur dai falsi democratici
Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha messo in guardia dai falsi democratici che nella regione stanno cercando di minare le istituzioni. Intervenendo al 64° Vertice del Mercato Comune del Sud (Mercosur), ha sottolineato che il blocco resta unito ancora una volta nella difesa della piena validità dello Stato di diritto, sancito dal Protocollo di Ushuaia. “La reazione unanime del 26 giugno in Bolivia e dell’8 gennaio in Brasile (di fronte ai tentativi di colpo di stato) dimostra che non esistono scorciatoie per la democrazia”. (DX)
L’Iran avverte Israele delle sue “azioni avventurose” contro il Libano
Il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanaani, ha confermato in una conferenza stampa che l’Iran è impegnato a difendere la sicurezza e la stabilità del Libano. Il portavoce ha sottolineato che il suo Paese ha una posizione ferma e chiara riguardo ad un possibile attacco di Israele contro Hezbollah e che un’eventuale invasione da parte di Israele porterà a tensioni nella regione. Ha sottolineato che “le azioni avventurose del regime usurpatore sionista in Libano potrebbero influenzare la stabilità e la pace nella regione e persino nel mondo”. Ha anche sottolineato che Israele “deve attendere i risultati delle sue avventure nella regione dopo qualsiasi attacco al Libano”. (t t)
Netanyahu ha una lista di condizioni per il rilascio degli ostaggi
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha pubblicato una nuova lista di quattro condizioni “non negoziabili” per l’eventuale rilascio degli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza. La prima dichiarazione affermava che “qualsiasi accordo consentirà a Israele di tornare a combattere finché i suoi obiettivi di guerra non saranno raggiunti”. La seconda è che “il contrabbando di armi attraverso il confine tra Gaza e l’Egitto non sarà possibile per Hamas”. Il terzo indica che “il ritorno di migliaia di terroristi armati nel nord della Striscia di Gaza non sarà possibile”, e l’ultimo indica che “Israele massimizzerà il numero di ostaggi viventi che torneranno dalla prigionia di Hamas”. (Oggi)
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