Intervenendo nel secondo giorno dell'evento ad alto livello dell'Unione Europea, dell'America Latina e dei Caraibi, il consigliere presidenziale di Biocopa Pharma ha ritenuto che il blocco economico, commerciale e finanziario imposto da Washington per più di sessant'anni rappresenta una seria sfida ad un importante settore della salute umana.
In questo senso, ha precisato che il gruppo BioCubaFarma, composto da più di 30 aziende statali e 20.000 lavoratori, è responsabile della fornitura del 62% dei medicinali di base a Cuba, oltre ad esportare prodotti in 41 paesi.
Il famoso scienziato ed ex direttore del Centro di Immunologia Molecolare dell’Avana ha avvertito che questo blocco è stato rafforzato nel pieno della pandemia di Covid-19.
Secondo Lage, nonostante l'aggressività dell'intensa politica statunitense, il paese delle Antille è riuscito ad inserirsi nello sviluppo della biotecnologia e della farmaceutica nel mondo, contribuendo ad un accesso equo ai prodotti sanitari.
Ha affermato a questo proposito che Al Jazeera esporta in più di 40 paesi, ha circa 700 registrazioni in 53, conduce studi clinici in diversi paesi, compresa l'Europa, e ha progetti congiunti in Germania, Cina, Spagna, Singapore e Tailandia, e ha attività congiunte progetti in Germania, Cina, Spagna, Singapore e Tailandia. Trasferimento tecnologico in Brasile, Cina, Spagna, India e Tailandia.
Lage ritiene che, dato il contributo della biotecnologia e dei prodotti farmaceutici al diritto umano alla salute, la cooperazione debba prevalere nei campi scientifico e industriale.
Nel forum tenutosi ieri tra l'Unione europea e l'America Latina e i Caraibi, ha proposto progetti comuni basati su questa visione che permetterebbero alle due sponde dell'Atlantico di affrontare le sfide attuali, come la lotta contro il cancro, e le sfide future, soprattutto quelle croniche malattie. Per il sistema nervoso centrale.
Nota/WMR
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