venerdì, Novembre 15, 2024

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Corona virus – L’Italia discute di cambiare la rilevanza dei dati sul mondo

ROMA, 13 gen. (EFE) .- Esperti italiani discutono della comunicazione dei dati sul corona virus, che esiste quotidianamente in Italia e si chiedono se siano affidabili perché molti positivi sono asintomatici, chiedendo agli ospedali a partire da molte regioni. Distinguere tra i pazienti ricoverati per la malattia del governo e quelli successivamente ammalati.

Matteo Passetti, responsabile delle malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova (nordovest), ha aperto il dibattito chiedendo che il servizio serale sui dati del Govt venga interrotto perché “non dice niente e non serve ad altro. Fare del male alle persone”.

A suo avviso, “anche i dati del defunto sono falsi” e “non vanno conteggiati come pazienti ricoverati in ospedale per frattura della mano e perdurante positività al test allo scambio”, che secondo un recente studio arriva a 3. 4%

“L’importante è sapere quante persone vengono in ospedale con la malattia del governo, quante persone hanno altre malattie e hanno uno scambio positivo. Dobbiamo capire se la pressione sugli ospedali è la polmonite del governo o un numero molto elevato. Test per essere effettuato”, ha aggiunto.

A partire da questo mercoledì, ci sono stati 196.224 nuovi positivi e 313 decessi in 24 ore, mentre 242 nuovi pazienti sono stati ricoverati negli ospedali, dove erano 17.309, mentre erano 1.669 nei reparti di terapia intensiva.

Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, considera il Daily Report “inefficace perché non dice nulla sul numero dei contagi” e ha annunciato di aver proposto al suo ministro Roberto Speranza di “riflettere l’attuale sistema di segnalazione”.

Ora, ha spiegato Costa, «dobbiamo concentrarci soprattutto sui dati sui ricoveri e sull’occupazione in terapia intensiva» e pubblicarli settimanalmente, cosa che si fa con i dati dell’Istituto Superiore di Sanità il venerdì.

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Roberto Battiston, fisico dell’Università di Trento ed ex capo dell’Agenzia spaziale italiana, ha proposto oggi sul quotidiano “La Repubblica” un percorso intermedio tra numeri giornalieri e settimanali, pubblicando il bollettino ogni due o tre giorni, ma con i dati. Sempre a disposizione della comunità scientifica.

Intanto l’unità di crisi (settentrionale) della regione Piemonte ha diramato una circolare alle istituzioni sanitarie regionali e alle strutture private con nuovi criteri e un test positivo per definire un paziente con malattia covid, ma “necessità di unire i sintomi. E una diagnosi coerente con questa malattia”.

Allo stesso modo, la Lombardia (Nord) ha esortato la Sanità a non contare i ricoveri ospedalieri per i pazienti con corona virus ricoverati per altre malattie e, successivamente, positivamente, a “fornire una rappresentazione più realistica e obiettiva della pressione esercitata dal governo negli ospedali”.