L’ultima eclissi dell’anno sarà un’eclissi solare totale che può essere vista solo dall’Antartide. Altre regioni del pianeta meridionale sperimenteranno un’eclissi solare parziale. L’evento sarà trasmesso in diretta dalla base antartica della NASA, e per essere visto dalla Spagna può essere visto online solo dalle 7:30 del mattino ora peninsulare del 4 dicembre.
Come lo guardi?
Da diverse parti del mondo
Secondo il National Geographic Institute (IGN), l’eclissi inizierà alle 5 ore 29 minuti UTC nell’Atlantico meridionale. La fine dell’eclissi avverrà alle 9:37 UTC a sud della Tasmania (Australia). La durata totale sarà di poco più di 4 ore.
Tempo permettendo, verrà trasmessa una vista dell’eclissi solare totale dall’Union Glacier in Antartide nasa.gov/live. Questa trasmissione sarà per gentile concessione di Theo Boris e Christian Lockwood della JM Pasachoff Antarctic Expedition”, secondo la NASA. È una dichiarazione.
Secondo la NASA, l’eclissi totale dovrebbe iniziare alle 8:44 EST e terminare alle 9:37. I punti a sud del pianeta dove si può vedere l’eclissi parziale sono Santa Elena, Namibia, Lesotho, Sud Africa, Georgia del Sud, Isole Sandwich del Sud, Isole Crozet, Isole Falkland, Cile, Nuova Zelanda e Australia.
interesse scientifico
Il comportamento dell’alta atmosfera terrestre
Questa eclissi solare al Polo Sud sarà seguita da vicino da un gruppo di scienziati che studiano i disturbi elettromagnetici nella ionosfera, la parte superiore dell’atmosfera. “Queste osservazioni sono fatte meglio vicino ai poli magnetici nord e sud, dove le correnti più forti entrano ed escono dalla ionosfera”, si legge in una dichiarazione sulla ricerca finanziata dalla US National Science Foundation (NSF) e dal British National Environment Council (NERC) .
Gli scienziati vogliono studiare le correnti e le interazioni elettriche nella ionosfera durante un’eclissi solare totale, che è molto rara ai poli. In effetti, la prossima eclissi è prevista nel 2039 e l’ultima si è verificata nel 2003. A quel tempo, l’Antartide non aveva strumenti per monitorare la ionosfera. Ha finito per ottenerlo, ma cinque anni fa, nel 2016.
L’importanza di queste misurazioni risiede nel comprendere come il fenomeno del vento solare influenzi la magnetosfera, la ionosfera e la superficie terrestre. Questi fenomeni influenzano la tecnologia e la loro comprensione consentirà la progettazione di modelli fisici e preverrà gli effetti del clima spaziale sul nostro pianeta e sulla nostra civiltà.
Saranno effettuate misurazioni anche in Groenlandia per studiare le correnti atmosferiche. “Gli strumenti del Polo Sud funzionano sulla stessa linea del campo magnetico di quelli della Groenlandia, quindi i ricercatori saranno in grado di studiare le correnti in dettaglio mentre viaggiano da un polo all’altro”, spiega NSF.
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