BBVA ha deciso di interrompere la vendita della sua attività di deposito e custodia. Per diversi mesi la banca ha negoziato esclusivamente con Caceis, e progetto comune Tuttavia, De Santander e Crédit Agricole hanno venduto quest’opera La discrepanza di prezzo ha interrotto l’operazioneSecondo fonti finanziarie.
BBVA ha assunto Deloitte per guidare l’operazione. Il suo servizio di deposito è uno dei più grandi del mercato spagnolo, con 74,882 milioni di beni in deposito, suddivisi in 112 fondi di investimento, 298 secavas, 102 fondi pensione e 73 fondi pensione di lavoro, tra gli altri. La sua quota di mercato è del 25%.
BBVA e Deloitte hanno lanciato la vendita all’inizio dell’anno. Dopo aver ricevuto campioni di interesse da molti dei loro concorrenti, hanno infine selezionato tre offerte per passare alla fase finale del processo. Queste offerte finali sono offerte di BNP Paribas, American State Street e Caceis.
Nonostante quest’ultima sia nelle mani del principale concorrente di BBVA, Santander, Caceis viene scelto come vincitore della gara. E ho iniziato a negoziare direttamente con BBVA negli ultimi mesi. Tuttavia, le discrepanze in termini di prezzo hanno impedito la fumata bianca.
Inizialmente, la banca guidata da Carlos Torres ha deciso di mettere l’operazione in frigorifero, come riportato da CincoDías il 10 ottobre. Ma, un mese dopo, la decisione è già dura. Hanno scelto di annullare la vendita e mantenere questo bene. Le fonti di BBVA e Caceis non hanno voluto commentare le domande di questo giornale.
La banca cercava una valutazione per l’azienda nel suo complesso di 1.400 milioni. L’idea di BBVA era di replicare il processo che Santander aveva implementato con il proprio magazzino. Il 69,5% di Caceis è stato ceduto a Credit Agricole. Questo accordo ha significato non solo per la banca francese ottenere un grande volume di affari in Spagna, ma anche aprirsi all’America Latina, poiché Santander ha contribuito all’accordo con il 49,99% delle sue attività di deposito nella regione.
BBVA e Bankinter sono le uniche due banche che, per il momento, mantengono un’attività di deposito di denaro nelle loro vicinanze. Il mercato in Spagna è guidato, sì, da Cecabank, che gestisce 213.000 milioni di euro di attivi depositati. Un ruolo importante lo gioca anche Inversis, che è la piattaforma di servizi finanziari in mano a Banca March, con un patrimonio di 10.000 milioni di euro.
Prima che BBVA lanci questa vendita, Sabadell ha anche firmato un trasferimento del suo deposito a BNP Paribas per 115 milioni di euro. Un’operazione – pilotata da JPMorgan e che ha coinvolto anche Caceis, oltre che Inversis – in cui la banca catalana ha realizzato una plusvalenza di 75 milioni di euro. Ha inoltre ceduto il capitale ad Amundi, di proprietà di Crédit Agricole, per 430 milioni, oltre al servicer Solvia, al promotore SDI, alla società di Andorra e alla sua controllata di autonoleggio ADL. Attualmente sta finalizzando la vendita della sua attività di pagamento, in un’asta consigliata da Barclays, con Worldline e Nexi come favoriti.
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