Il Ministro argentino degli Affari Esteri, del Commercio Internazionale e della Religione, Diana Mondino, non accompagnerà il Presidente Javier Mili al vertice del Gruppo dei 7 in Italia.
Notevole è stata l’assenza di Mondino, che ha dovuto consegnare all’ultimo momento alla Segreteria Generale la Fondazione argentina per la promozione degli investimenti e del commercio internazionale, una parte importante del commercio internazionale sotto la sua orbita. La presidenza è stata assunta da Karina Miley.
“Crediamo che questo trasferimento sarà più efficace se dipenderà dal presidente della nazione, perché tutto dipende dal marchio del paese e dal vendere l’Argentina nel mondo”, ha ragionato il portavoce del presidente, Manuel Attorney. Per quanto riguarda il risultato pubblicato sulla gazzetta ufficiale.
Tra le voci sull’immigrazione, il presidente non salirà su un volo per l’Italia su invito di Giorgia Meloni, capo di gabinetto, secondo la decisione del presidente. Secondo fonti governative, la risoluzione è stata la risposta al basso numero di avalli del vertice.
Il cerchio rosso indica il fatto che il funzionario “non è uno dei favoriti dei libertari” e lo considera uno dei pochi con un piano di gestione, anche se questi, a causa del suo ruolo, non causeranno un grande shock agli gestione del suo portafoglio.
Nonostante le numerose visite, mercoledì 12 giugno il Presidente si recherà a Borgo Egnazia insieme alla sorella e al Segretario Generale per consegnare il premio in occasione del prossimo evento internazionale dal 13 al 15. Presidente, Karina Milli.
La missione del Comitato della Libertà è quella di tornare nel Paese per commemorare le date nazionali del 17 (Cammino verso l’immortalità del generale Don Martín Miguel de Cuems) e del 20 (Cammino verso l’immortalità del generale Manuel Belgrano). Verrà decorato a Madrid, in Spagna, il 21 del mese, e il 22 ad Amburgo, in Germania.
Nonostante il ripristino dell’ordine del giorno, l’incontro bilaterale sospeso con il presidente francese Emmanuel Macron, previsto per il 19 giugno, in linea di principio non avrà luogo. Era la sua prima interazione con un leader europeo da quando è entrato in carica.
Il presidente tornerà in patria al termine del vertice, al quale parteciperanno Stati Uniti, Giappone, Germania, Regno Unito, Francia, Italia e Canada, con l’obiettivo di evitare un soggiorno all’estero superiore a dieci giorni. L’Europa dopo pochi giorni.
Da parte sua, secondo il suo programma, il presidente parteciperà ad un vertice di pace in Svizzera insieme al suo rappresentante per la sicurezza, Louis Petrie, e sarà presieduto dal presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj.
La Svizzera, con il sostegno dell’Unione europea (UE), ospiterà il 15 e 16 giugno a Burgenstock, vicino a Lucerna, un incontro ad alto livello sulla pace in Ucraina. Pochi giorni dopo, il 18, si reca a New York per partecipare a una riunione del Comitato delle Nazioni Unite per la decolonizzazione. (Con informazioni da NA)
“Studente di social media. Appassionato di viaggi. Fanatico del cibo. Giocatore pluripremiato. Studente freelance. Introverso professionista.”