Chi non ricorda il nome Cohibra, quando si parla di piani di produzione alimentare, nel comune di Santiago di Guama, durante i tempi difficili del Periodo Speciale, quando le opzioni alimentari a disposizione della popolazione erano molto basse.
Ora che viviamo in condizioni in cui è necessaria la ricerca di alternative per raggiungere la sovranità alimentare, tenendo conto dei consigli utili di coloro che hanno saputo indirizzare con dignità questi progetti di viaggio, è un incentivo per gli scettici, coloro che in definitiva sono pessimisti , non credo che facendo appello al Nostro potenziale si possa andare avanti.
Ebbene, nella comunità di La Zarsa, Avilio Cardoso Rivero, ormai ottantenne, invita a credere che sia possibile riaprire piani di viaggio come quelli che esistevano a Cohimbra, El Maceo, La Fortuna, Guama Arriba, La Campana e La Granita e Siviglia, dove si estraevano grandi quantità di banane, manioca e taro, secondo i luoghi più adatti a ciascun tipo di alimento.
Ricordiamo Avilio Clemente Nuñez Torres, allora primo segretario del partito, e Eliecer Figuera Leal, allora presidente dell’Assemblea Municipale del Potere Popolare. “Entrambi i leader sono sempre stati strettamente legati a tutti questi settori”, ha sottolineato l’agricoltore in pensione.
“Abbiamo ottenuto la migliore manioca, chiamata pata de rana, e paraguitas a Cohimbra. Ma non abbiamo mai smesso di raccogliere banane, zucca e funghi perché eravamo interessati ad altre colture. Anche i pomodori cotti venivano prodotti in grandi quantità. Siamo riusciti a produrre fagioli e dolci.” “Patate. Da notare che siamo riusciti a fornire cibo ad altre aree come Pelun, il che in quell’occasione è stato pessimo. E da lì sono venuti a guardare qui. Oggi è il contrario.”
L’intervista ad Avilio ci ha permesso di onorare il suo contributo e, nonostante gli anni gli pesino addosso, è una di quelle persone sempre disponibili anche con i consigli più nobili.
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