martedì, Dicembre 17, 2024

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Aula nello spazio a Valencia

Possedere il proprio satellite, lanciarlo nello spazio all'interno di un razzo e analizzare i dati scientifici ottenuti è un'opportunità riservata solo a pochi. Tra questi privilegi ci sono i bambini di decine di centri educativi della comunità che si sono incontrati giovedì all'aeroporto Herrera de Pisuerga nel quadro della fase autonoma di CanSat, un progetto di innovazione educativa sostenuto e promosso dall'agenzia. ) simula un vero satellite compatto nelle dimensioni e nella forma del contenitore.

La sfida per gli studenti è presentare in uno spazio ristretto i principali sottosistemi di un vero satellite, come la fonte di alimentazione, i sensori e il sistema di comunicazione. Il CanSat verrà quindi lanciato ad un'altitudine di circa un chilometro, dopodiché inizierà la sua missione che consisterà nell'effettuare un esperimento scientifico, ottenere un atterraggio sicuro e analizzare i dati raccolti durante l'atterraggio.

L'Istituto Condes de Saldaña ha rappresentato la provincia in questa mostra competitiva in cui il Maestro Haedo de Zamora dell'IES ha vinto il titolo di Miglior Progetto in Castilla y León, avanzando così alla finale nazionale. Nel caso dei Saldaniani, hanno dotato il loro satellite di telemetria avanzato di sensori di temperatura e umidità, GPS per percorso e posizionamento precisi, un indicatore LED che invia un segnale SOS in codice Morse e un clone dell'episodio OST di Star Wars per renderlo più semplice. trovare. Inoltre, hanno dotato il dispositivo di sensori per la temperatura dell'aria e la pressione barometrica (obbligatori).

Questo è il risultato di ore di insegnamento, diverse pause e qualche pomeriggio occasionale dedicato a questo progetto per gli studenti del terzo e quarto ESO e dei due corsi di maturità (sono stati loro a gareggiare) guidati dal professore di tecnologia Carlos Pérez e nei cui hanno partecipato a pieno titolo anche i colleghi di Fisica e Biologia.

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Il centro è impegnato nella formazione pratica, che ha dimostrato la sua importanza nelle materie scientifiche, dove gli studenti hanno l'opportunità di dimostrare le proprie capacità oltre i concetti che compaiono nei libri.

“È un progetto che copre molti ambiti, dalla stampa 3D della calotta, all’assemblaggio, all’elettronica, progettando il paracadute e dotandolo di una batteria che duri almeno quattro ore. Tutto questo in una scatola”, spiega Perez.