sabato, Novembre 16, 2024

Deve leggere

Articoli correlati

Asia/Emirati Arabi Uniti – Cinque anni dal Documento di Abu Dhabi. Mons. Martinelli: Il testo profetico

Asia/Emirati Arabi Uniti – Cinque anni dal Documento di Abu Dhabi. Mons. Martinelli: Il testo profetico

media vaticani

Abu Dhabi (Agenzia Fides) – In questo “momento drammatico della storia umana, segnato da tanti conflitti”, viene sempre più presentato il Documento sulla Fraternità umana firmato ad Abu Dhabi da Papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar Ahmed Al-Tayeb come “documento profetico”. “Va riletto, pubblicato e fatto conoscere a tutti, per trasmetterne lo spirito e i valori alle nuove generazioni. Lo ha chiesto con passione e determinazione mons. Paolo Martinelli, vicario apostolico per l’Arabia del Sud, in una lettera scritta in occasione del quinto anniversario della visita di Papa Francesco negli Emirati Arabi Uniti (3-5 febbraio 2019).

Nella lettera, pubblicata sabato 3 febbraio, mons. Martinelli invita i fratelli e le sorelle “a ricordare e celebrare il quinto anniversario di questo evento che ha segnato profondamente il vicariato apostolico e il nostro Paese, e ha dato un impulso decisivo allo sviluppo interreligioso dialogo.”

La visita di Papa Francesco ad Abu Dhabi nel 2019 è stata la prima del Vescovo di Roma nella penisola arabica. Il 5 febbraio Khalifa Boutros ha celebrato la più grande messa eucaristica mai vista nella penisola, culla dell’Islam, allo Zayed Sports City di Abu Dhabi, con 40.000 cristiani nello stadio e altri 90.000 riuniti per seguire la messa in silenzio. All'esterno dell'impianto sportivo (vedi foto). “Il ricordo di quei giorni riempie ancora il nostro cuore di gratitudine e risveglia in noi un profondo senso di responsabilità verso la Chiesa e verso il mondo intero”, ha scritto il Vicario Apostolico Martinelli, dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini. La visita del Papa alla comunità cattolica locale è stata “un'occasione per riconoscerci parte dell'unica Chiesa di Cristo e per rinnovare il nostro impegno di testimonianza cristiana umile e fedele nel contesto della Penisola Arabica”.

READ  La Commissione interamericana dei diritti umani esorta gli Stati Uniti e il Messico a garantire i diritti delle carovane di migranti

Solo negli Emirati Arabi Uniti vivono circa 900mila cattolici, tutti lavoratori migranti, e la maggior parte provenienti da altri Paesi asiatici, a cominciare da Filippine e India. Cinque anni fa, nella sua omelia durante la messa allo stadio, Papa Francesco ha fatto diretto riferimento alla condizione e alle caratteristiche uniche della comunità cattolica che esiste negli Emirati Arabi Uniti e in tutta la penisola arabica, composta da migranti arrivati ​​​​in cerca di loro. di lavoro, provenienti da decine di paesi diversi. «Voi siete – ha detto il Papa – un coro formato da una varietà di nazioni, lingue e riti; Una diversità che lo Spirito Santo ama e vuole armonizzare sempre di più per creare una sinfonia. La molteplicità delle voci gioiose nella fede è una testimonianza che essa offre a tutti e edifica la Chiesa. In queste parole – rileverà monsignor Martinelli cinque anni dopo – Papa Francesco riconosce «il carattere unico della nostra Chiesa, che comprende persone provenienti da più di cento Paesi diversi, portatrici di culture, lingue, tradizioni e riti diversi». La molteplicità delle voci che siamo chiamati a interpretare non è solo nostra, ma è una responsabilità verso tutta la Chiesa. Vivere la diversità nell’unità è la nostra missione principale. Noi siamo la chiesa degli immigrati, la “chiesa dei pellegrini”. Pertanto, abbiamo un’opportunità unica di arricchirci a vicenda condividendo i nostri doni, talenti, culture e tradizioni. Il vescovo ha proseguito: “La Chiesa e il mondo devono vedere in noi che la diversità non è un problema o un ostacolo, ma piuttosto un arricchimento”.

Riguardo al documento firmato da Papa Francesco e dallo sceicco Ahmed Al-Tayeb ad Abu Dhabi il 4 febbraio 2019, il deputato Martinelli ne riafferma il significato profetico, lo descrive come “una pietra miliare per il dialogo interreligioso” e ne chiede l’utilizzo nei programmi di formazione cristiana e eventi. «Noi – aggiunge – ci rendiamo conto che siamo diversi, e siamo chiamati a riconoscerci, a rispettarci a vicenda, e a camminare insieme per promuovere la pace e la giustizia, la fratellanza umana e la convivenza pacifica, il ruolo della donna nella società, e tutelando sempre creazione. Come dono di Dio per il bene di tutti.

READ  Macron ha poca capacità di capire cosa sta succedendo in Francia.

Il documento di Abu Dhabi ha ispirato anche la creazione della “Ibrahim Family House” che è stata inaugurata ad Abu Dhabi il 16 febbraio dello scorso anno. Nello stesso luogo furono costruite una moschea, una chiesa e una sinagoga. “La chiesa – ha ricordato monsignor Martinelli nella sua lettera – è un dono di Sua Altezza lo sceicco Mohammed bin Zayed Al Nahyan, presidente degli Emirati Arabi Uniti, a Papa Francesco, ed è dedicata a San Francesco d'Assisi, uomo di pace e di tolleranza. Fratellanza universale.

“Continuo a invitare tutti i credenti – conferma il Vicario Apostolico in Arabia del Sud – a partecipare alle iniziative promosse dalla Abraham Family House, che sosteniamo con piena convinzione. “Vogliamo gridare al mondo che è possibile camminare fianco a fianco con persone di fedi diverse, lavorando per la pace e promuovendo un mondo più fraterno”.
(Video Globale) (Agenzia Fides 02/04/2019)


Coinvolto: