Roma, 20 aprile (Prenza Latina) Gruppi solidali con Cuba in Italia hanno commemorato il 63° anniversario della vittoria di questo Paese contro l'invasione mercenaria di Playa Girone, in una manifestazione nel nord della Polonia, alla presenza del martire Ramon Labanino. .
L'azione, avvenuta il giorno prima, è stata organizzata dalla Rete Comunista e dall'Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba (Anaic), il cui presidente, Marco Papaci, ha annunciato a Prensa Latina che l'organizzazione ha commemorato quella giornata del 1961. È stata creata un'organizzazione di solidarietà per sostenere l'isola contro un'invasione pianificata da parte degli Stati Uniti.
All’evento hanno partecipato anche membri dei gruppi giovanili della sinistra italiana Campier Rota e della Resistenza Alternativa Studentesca (OSA), che hanno scambiato con Lapanino, l’eroe della Repubblica di Cuba, il quale, dopo aver ricordato entrambe le date storiche, ha parlato della sua attualità situazione. Un paese che lotta per difendere la sua rivoluzione.
Il combattente cubano, uno dei cinque antiterroristi ingiustamente incarcerati per 16 anni negli Stati Uniti, nel dicembre 2014 ha citato la campagna globale che ha reso possibile la liberazione sua e dei suoi compagni, mostrando la forza della solidarietà. Difendere una causa nobile può sempre vincere.
Da parte sua, Pappacci ha illustrato i dettagli dell'operazione militare comandata dal generale Fidel Castro, leader storico della Rivoluzione cubana, che ha reso possibile la vittoria a Playa Girón 64 ore dopo l'inizio dell'offensiva. Prima grande sconfitta militare dell’imperialismo nordamericano.
Nelle principali città italiane, un gran numero di manifestanti scesero in piazza in sostegno di Cuba, portando alla formazione dei primi gruppi ad Anaig, 63 anni dopo quella data, in difesa del popolo cubano e della sua rivoluzione. .
Entrambi i relatori hanno fatto riferimento all'illegale e criminale embargo economico, commerciale e finanziario imposto dal governo degli Stati Uniti contro il paese caraibico, i cui problemi economici sono principalmente attribuiti al tentativo di genocidio e alla violazione dei diritti umani del suo popolo.
Labañino ha parlato anche del complesso panorama internazionale e dei conflitti bellici ai quali partecipa direttamente o indirettamente il governo nordamericano, e soprattutto il popolo palestinese, vittima degli attacchi israeliani, che hanno già colpito più di 34.000 persone. Morti nella Striscia di Gaza.
L’incontro si è concluso con applausi e canti che chiedevano la fine della guerra contro la Palestina, il blocco statunitense di Cuba e Venezuela, la pace e l’unione di tutti gli uomini e le donne buoni nella causa.
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