lunedì, Ottobre 14, 2024

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Germania, Regno Unito, Francia e Italia chiedono la “fine immediata” degli attacchi e delle minacce contro l’UNIFIL


Archivio – Carro armato israeliano Merkava in Libano (Archivio) – Europa Press/Contatti/Ayal Margolin/JINI – Archivio

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Madrid 14 ott. (Stampa Europa) –

I ministri degli Esteri di Germania, Regno Unito, Francia e Italia hanno chiesto questo lunedì la “fine immediata” degli attacchi e delle minacce dopo la partenza di cinque “caschi blu” della Forza ad interim delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL). Sono rimasti feriti negli attacchi israeliani degli ultimi giorni.

“Esprimiamo la nostra profonda preoccupazione per i recenti attacchi dell’IDF (Forze di difesa israeliane) contro le basi dell’UNIFIL, che hanno ferito numerosi caschi blu. Questi attacchi devono cessare immediatamente. Condanniamo tutte le minacce alla sicurezza dell’UNIFIL”, hanno affermato in una dichiarazione congiunta. Un comunicato diffuso dai ministeri degli Esteri dei quattro Paesi.

“Qualsiasi attacco deliberato contro l’UNIFIL è contrario al diritto umanitario e alla risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”, avverte il testo. “La protezione delle forze di pace è obbligatoria per tutte le parti in conflitto”, hanno sottolineato.

Per tutte queste ragioni, esortano “Israele e tutte le parti” a rispettare i loro obblighi di garantire la sicurezza del personale UNIFIL “in ogni momento” e a consentire “la continua attuazione del suo mandato”. “Riaffermiamo l’essenziale ruolo stabilizzatore svolto dall’UNIFIL nel sud del Libano” e sottolineiamo l’importanza dell’ONU nel “risolvere i conflitti armati e mitigare l’impatto umanitario”.

Dopo che cinque “caschi blu” sono rimasti feriti negli attacchi israeliani dei giorni scorsi, altre 15 persone sono rimaste ferite dalla cortina fumogena lanciata dalle truppe israeliane che domenica hanno preso d’assalto una delle postazioni delle forze internazionali.

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Fondata nel 1978, l’UNIFIL conta circa 10.500 soldati provenienti da circa 50 paesi, tra cui 650 spagnoli, che impongono un cessate il fuoco tra Israele e Libano.

Il 1° ottobre le forze armate israeliane hanno lanciato un’invasione di terra in Libano, con l’obiettivo di attaccare le milizie del partito sciita Hezbollah, cosa che ha peggiorato la situazione per le forze internazionali.