Tra gennaio e settembre, l’Argentina ha ricevuto il 90% dell’elettricità, ha riferito Silvia Emaldi, direttrice del Dipartimento nazionale delle centrali e della trasmissione dell’energia elettrica (UTE). Il resto corrisponde al Brasile.
Ha spiegato che queste energie sono rinnovabili, provenienti dalle eccedenze di consumo del mercato locale, e prevede di continuare ad esportare energia nei prossimi mesi.
“È un’importante opportunità per il Paese di diventare, con le sue risorse naturali, in questo caso acqua, sole, vento e biomasse, una fonte di energia prodotta in modo pulito e rinnovabile”, ha spiegato Imaldi. Ha spiegato che l’Argentina prevede di acquistare più energia, prevedendo un aumento dei consumi durante l’estate.
Inoltre, ha riferito che negli ultimi giorni il Brasile ha ricevuto elettricità dall’Uruguay a causa della siccità che sta attraversando.
“Ciò contribuisce anche all’integrazione tra i paesi”, ha commentato.
Il presidente dell’UTE ha spiegato che quest’anno il 99% dell’energia utilizzata nel Paese proviene da fonti rinnovabili.
In questa ripartizione, il 50% della produzione di elettricità è idraulica.
Il 33% è energia eolica, il 13% è biomassa, il 3% è energia solare e solo l’1% è termica.
La fonte ha indicato che la partecipazione della biomassa è aumentata con l’avvio della fabbrica di pasta di legno UPM2, che restituisce le eccedenze alla rete elettrica.
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