Israele offre un’uscita sicura al leader di Hamas in cambio del rilascio immediato di tutti gli ostaggi
Israele ha presentato una nuova proposta per raggiungere un cessate il fuoco a Gaza, ha riferito l’emittente pubblica israeliana (Kan). La proposta prevede il rilascio immediato di tutti gli ostaggi israeliani in cambio della sospensione delle operazioni militari a Gaza, oltre alla fornitura di un passaggio sicuro al leader di Hamas Yahya Sinwar per lasciare Gaza. I negoziati tra Israele e Hamas mediati da Stati Uniti, Egitto e Hamas, in fase di stallo da settimane, si basano su un piano americano che non menziona Sinwar e prevede la liberazione degli ostaggi in più fasi.
Secondo il giornale I tempi di IsraeleIl piano proposto prevede anche il rilascio dei prigionieri palestinesi detenuti in Israele, la smilitarizzazione della Striscia e un nuovo sistema di governo per la Striscia palestinese, senza fornire ulteriori dettagli. Questo giornale segnala anche che il Forum delle Famiglie dei Sequestrati ha accolto con entusiasmo questa proposta.
Secondo le informazioni della Israeli Public Broadcasting Corporation, la persona incaricata dal governo israeliano di gestire il dossier dei rapitori, Gal Hirsch, ha informato le famiglie dei dispersi che il piano, chiamato “Accordo di passaggio sicuro”, era stato proposto la settimana scorsa durante un incontro con le famiglie dei rapiti. Funzionari della Casa Bianca e del Dipartimento di Stato americano.
“A causa delle difficoltà nelle trattative [entre Israel y Hamás mediadas por EE UU, Egipto y Qatar] La rete Kan ha citato le dichiarazioni dei funzionari: “Alla luce del conto alla rovescia che grava sulla vita degli ostaggi, vorremmo presentare un piano secondario che accorcierebbe i tempi e consentirebbe un accordo più rapido”. “Questo diventerà realtà se Sinwar lascerà Gaza e metterà fine alla guerra. Ha aggiunto: “Questo ci permetterà di raggiungere gli obiettivi della guerra e di andare in un luogo sicuro per la leadership di Hamas”.
Non è la prima volta che vengono proposti accordi di qualche tipo che prevedono il rilascio immediato di un centinaio di ostaggi rimasti nelle mani delle milizie palestinesi dallo scorso 7 ottobre, ma dallo scorso dicembre non è stato approvato alcun accordo di cessate il fuoco.
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