sabato, Ottobre 5, 2024

Deve leggere

Articoli correlati

L’Europa scommette sulle “stazioni di rifornimento spaziali” per prolungare la vita dei suoi satelliti

Progetto Eros dell’Agenzia Spaziale Europea (Thales Alenia Space)

L’Agenzia spaziale europea è determinata a rendere l’industria spaziale più sostenibile. Due sono gli obiettivi principali che la Fondazione si prefigge: Riducendo più di 11mila tonnellate di rifiuti L’orbita della Terra, come risultato dell’attività umana nello spazio, prolunga il tempo in cui i satelliti possono rimanere operativi una volta in orbita. Per raggiungere quest’ultimo obiettivo, l’Agenzia Spaziale Europea ha incaricato le principali aziende europee di sviluppare quelle che sono popolarmente conosciute come “stazioni di carburante spaziale”, navi in ​​grado di Fare rifornimento Ai sistemi Comunicazioni, Geolocalizzazione, Meteorologico E la ricerca scientifica che si svolge sopra le nostre teste.

Una delle aziende che ha raccolto la sfida dell’Agenzia europea è stata l’azienda spagnola GMV. L’azienda di Madrid ha sviluppato un dispositivo a cui ha dato il nome Aiutacapace di Dock con satellite Per poter non solo fare rifornimento ma anche fornire altri fluidi e perfino nuove informazioni e dati. Come ha spiegato l’azienda assistente Si compone di due parti: un’interfaccia passiva, che deve essere installata sul satellite di rifornimento, e un’altra interfaccia attiva, sulla nave di rifornimento, che contiene una sonda che deve essere inserita nel sistema per essere rifornita.

“Questa sonda è dotata di un meccanismo che si espande e si blocca nella cavità, garantendo la cattura del satellite. Intorno alla sonda ci sono connettori per il trasferimento di fluidi, energia e dati tra i veicoli”, spiega Infobae España. Joaquin Estremera, Responsabile della Robotica presso GMV. Estremera lo spiega in dettaglio Aiuta “Può essere installato in Diversi tipi di veicoli spaziali“A patto che dispongano dello spazio di installazione necessario e di collegamenti flessibili.

READ  Stalker 2 sembra incredibile con Unreal Engine 5

L’azienda spagnola indica, in particolare, che una delle sfide più grandi è trovare un dispositivo sufficientemente versatile da soddisfare le esigenze Ampia gamma di missioni“In modo che la sua adozione possa attrarre un gran numero di produttori di satelliti e fornitori di servizi”. La tecnologia GMV è un forte candidato per la selezione da parte dell’Agenzia spaziale europea (ESA) per le missioni volte a dimostrare le sue capacità nello spazio, che dovrebbero essere effettuate nei prossimi cinque anni.

Dispositivo di assistenza al rifornimento in orbita (ESA).

“In questo momento si sta lavorando Piccoli miglioramenti Dalla progettazione di base per ampliare l’ambito di utilizzo per includere le condizioni operative più impegnative e nuovi test di cattura Prototipo “Presso le strutture dell’ESA”, afferma Estremera. “Il prossimo passo è sviluppare un modello ingegneristico completo, funzionalmente equivalente a un modello di volo”.

Un’altra azienda europea interamente dedicata alla progettazione di servizi in orbita è Thales Alenia Space, la società creata congiuntamente dall’italiana Leonardo e dalla francese Thales. L’azienda è responsabile del programma europeo Eross, che mira a dimostrare e sfruttare sistemi robotici autonomi in grado di avvicinarsi e attraccare con veicoli spaziali in orbita.

Come mostrato Stephanie Behar LavinitreIl responsabile del progetto sta sviluppando i vari componenti di cui sarà dotato il sistema risultante, comprese interfacce standard simili alle connessioni USB, che saranno responsabili del rifornimento, e un braccio robotico con cui sarà possibile prelevare il satellite in questione. . La fase dimostrativa in orbita è prevista per la fine del 2028.

Beher-Lafenêtre sottolinea che questo meccanismo “è stato concepito come un carico utile indipendente che può essere sistemato in diversi tipi di Navicella spaziale“, sia per le orbite basse che per quelle geostazionarie. In questo senso Thales Alenia Space è responsabile anche della progettazione di una nave da utilizzare in Orbite basse. Tuttavia, il responsabile del progetto afferma: “In futuro verranno offerte soluzioni spaziali compatibili con qualsiasi orbita”.

La Spagna vuole essere leader nella pulizia dello spazio: si tratta del sistema che cattura i satelliti morti e li riporta sulla Terra.