La Peña Amaya dispone già di una porta di accesso principale. Ieri è stato inaugurato un nuovo spazio situato ad Amaya, nel distretto di Sutresgodu, che unisce geologia, natura e storia in modo che i visitatori possano comprendere meglio il vasto patrimonio di questa zona della regione di Odra-Piesuerja. È un luogo “interattivo” che include ampie informazioni per conoscere in modo semplice e divertente i tanti segreti del paesaggio, afferma il sindaco Yolanda Santamaria.
Questo spazio farà parte dei Musei Viventi, quindi sarà possibile accedervi semplicemente richiedendo un codice, e sarà frequentato da una persona – part-time – nei giorni di giovedì, venerdì, sabato e domenica. Chiunque osi identificare Peña Amaya dovrebbe avere una visione più ampia, cosa finora impossibile. Serve come uno spazio in cui viene spiegata l’area, compreso il suo patrimonio geologico, la biodiversità, gli aspetti culturali e paesaggistici.
L’obiettivo è che questa nuova attrazione diventi il fulcro della gestione dei visitatori di Peña Amaya e dell’intero ambiente “per lo sviluppo sostenibile della regione”. “È una continuazione della visita a Peña Amaya, che è un benvenuto per i turisti interessati a una parte del patrimonio, che non è solo ciò che si vede, ma comprende anche quello artistico e culturale; «È una parte importante del nostro territorio e dobbiamo saperlo tramandare di generazione in generazione», spiega il consigliere. Si ritiene pertanto che questa azione potrà evidenziare e mostrare l’importanza di questo enorme patrimonio di cui dispongono.
La parte superiore di questo edificio – precedentemente abbandonato – è stata adibita a centro di formazione, uno spazio aperto e multifunzionale che sarà utilizzato per ospitare corsi, convegni, workshop, mostre, conferenze e incontri. Si trova anche nel quadro del Geoparco Las Loras e ha anche un peso speciale. “Non siamo individualisti, questo è di tutti”, dice il sindaco, che riconosce di aver lavorato con diversi attori coinvolti nello sviluppo della zona per portare avanti il progetto.
Il costo totale della nuova costruzione è stato di 122mila euro, ed è stato possibile realizzarla grazie al contributo fornito dal Ministero della Transizione Ambientale e della Sfida Demografica, attraverso fondi europei, che comprende il contributo del Comune stesso. Restano ovviamente l’impianto di riscaldamento e qualche altro dettaglio, dato che il budget è stato ridotto, che ha raggiunto i 275mila euro. Si prevede che questi miglioramenti saranno implementati con il sostegno del consiglio provinciale. Ieri alla prima erano presenti, tra le altre autorità, il sottodelegato del Governo a Burgos, Pedro de la Fuente, e l’assessore regionale alla Cultura, Raquel Contreras. All’open house non sono mancati nemmeno i vicini e i primi visitatori.
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