Beirut, 14 giugno – Il primo ministro libanese Najib Mikati ha invitato venerdì la comunità internazionale a porre fine alla campagna “terroristica” lanciata da Israele nel sud del Libano, in un momento in cui crescono i timori di una guerra aperta tra lo Stato ebraico e il Gruppo sciita libanese Hezbollah.
Mikati ha detto all’inizio della sessione del gabinetto: “La continuazione degli attacchi israeliani nel sud, l’uccisione deliberata della sua gente, la distruzione di villaggi e l’incendio dei raccolti non è solo qualcosa che condanniamo e deploriamo”. Secondo una nota rilasciata da tale organismo.
Khamenei ha continuato nel suo discorso: “Ma ha anche descritto un’aggressione distruttiva e terroristica, e la comunità internazionale deve porre fine alla sua continuazione e alla sua criminalità”.
Allo stesso modo, il Primo Ministro ha insistito sul fatto che il Libano si è impegnato a “piena attuazione” della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che ha posto fine alla guerra del 2006 tra Israele e Hezbollah.
La comunità internazionale ritiene che l’attuazione di tutti i punti di questo testo sia il modo migliore per raggiungere una soluzione negoziata agli scontri violenti tra le due parti scoppiati lo scorso ottobre nel contesto della guerra di Gaza.
Si tratta del peggiore scontro a fuoco tra il gruppo sciita e le forze israeliane dalla guerra di 17 anni fa, e la sua intensità è aumentata notevolmente nelle ultime settimane.
L’escalation, che si è manifestata soprattutto mercoledì scorso, e il forte rialzo dei toni delle autorità israeliane, hanno fatto temere lo scoppio di una guerra aperta tra i due partiti quest’estate.
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