Le autorità sanitarie della Striscia di Gaza hanno annunciato oggi, sabato, che 36.379 persone sono state uccise e altre 82.407 ferite dallo scorso 7 ottobre, in seguito al sanguinoso attacco sferrato quel giorno dall’esercito israeliano in risposta agli attacchi di Hamas. Questi numeri sono soggetti a cambiamenti, poiché il Ministero della Sanità della Striscia di Gaza ha dichiarato ancora una volta che molte vittime sono ancora sotto le macerie, e che c’è un altro gran numero di corpi sulle strade che le squadre di emergenza non possono raggiungere a causa dell’assedio imposto dalle autorità. Forze israeliane. Secondo questo nuovo rapporto diffuso dal Ministero della Sanità di Gaza, nell’ultimo giorno sono state registrate la morte di 95 persone, il ferimento di altre e altre 350. Condanna inoltre il “massacro” di cinque famiglie palestinesi. D’altra parte, il governo di Gaza ha insistito ancora una volta sul fatto che la crisi umanitaria nella Striscia palestinese continua a peggiorare mentre l’esercito israeliano, “con il sostegno e la benedizione dell’amministrazione statunitense”, continua a impedire la consegna di acqua, cibo, carburante e medicina. Le autorità di Gaza condannano il sequestro dei valichi di Rafa e Kerem Shalom, che ha causato una crisi umanitaria “complessa”, poiché è stata impedita la consegna di aiuti vitali e a 22.000 feriti e malati è stato impedito di lasciare la Striscia per ricevere assistenza medica. Il governo afferma che “l’immagine morale e umanitaria dell’amministrazione americana e dell’occupazione è stata chiaramente distrutta” e sollecita i tribunali internazionali e “i liberi giudici del mondo” a muoversi il più rapidamente possibile per perseguire i “criminali di guerra israeliani”.
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