lunedì, Dicembre 16, 2024

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L'Egitto respinge l'attacco israeliano a Rafah e mette in guardia sulle sue conseguenze

In un comunicato, il Ministero degli Affari Esteri ha avvertito delle pericolose conseguenze dell'operazione militare nelle vicinanze della città di Rafah, come promesso dal primo ministro Benjamin Netanyahu.

Nel memorandum si sottolinea “il nostro completo rifiuto delle dichiarazioni dei funzionari israeliani riguardo al lancio di un'operazione militare a Rafah, e l'avvertimento delle sue terribili conseguenze alla luce della catastrofe umanitaria” in quella regione.

Di fronte a una tale situazione, il Ministero degli Affari Esteri ha invitato la comunità internazionale e regionale a unire gli sforzi per prevenire un attacco alla città palestinese situata al confine con questo paese nordafricano di 106 milioni di abitanti.

Ha denunciato che questa eventuale incursione militare, insieme alla continua politica di Israele di ostacolare l'accesso umanitario, è parte di una strategia per sfollare con la forza il popolo palestinese.

Il Cairo ha ritenuto che queste azioni costituiscano una chiara violazione delle disposizioni del diritto internazionale e delle pertinenti risoluzioni del Consiglio di Sicurezza e dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Secondo l'American Associated Press, citando funzionari egiziani e un diplomatico occidentale, l'Egitto ha minacciato di sospendere il trattato di pace con Israele se Netanyahu avesse finalmente dato il via libera all'operazione militare.

Il Cairo ha avvertito in diverse occasioni che lo sfollamento degli abitanti di Gaza al di fuori dei suoi confini rappresenta una linea rossa, come ha tentato il paese vicino che cerca di espellerli nella penisola del Sinai.

Nonostante le pressioni internazionali, il politico di destra ha confermato, in una telefonata domenica con il presidente nordamericano Joe Biden, la sua intenzione di lanciare la campagna contro Rafah con il pretesto di sconfiggere l'ultima roccaforte del Movimento di resistenza islamica a Gaza. agitazione).).

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La popolazione di questa città è di circa 300mila persone, ed è ormai affollata dopo l'arrivo di centinaia di migliaia di palestinesi fuggiti dalle loro case nella zona centrale e settentrionale della Striscia di Gaza per sfuggire ai bombardamenti israeliani.

Nello specifico, Hamas ha avvertito che l'attacco alla città significherebbe la fine dei contatti per realizzare uno scambio di prigionieri.

nbg/rapina