Gérard Laborde, responsabile della regolamentazione giuridica e degli affari societari di Digicel Haiti, ha invitato alla calma e ha suggerito un vero dibattito pubblico affinché le parti possano esporre le loro opinioni.
Secondo lui questo sarebbe un primo passo verso il dialogo, perché solo la calma permetterà di raggiungere un consenso.
Laborde ha sottolineato, citato da Radio Metropole Haiti, che non si tratta di vincitori o vinti, ma di un accordo che metta fine alle sofferenze vissute dalla popolazione e dagli altri attori della società.
Haiti è da mesi nelle mani di bande criminali, soprattutto dopo l’assassinio del presidente Jovenel Moise nel luglio 2021.
Il 21 dicembre 2022 è stato firmato un accordo che prevedeva che il primo ministro Ariel Henry sarebbe rimasto al potere per 14 mesi, per cedergli il potere il 7 febbraio dell’anno in corso.
Era necessario formare un nuovo governo, istituire un consiglio elettorale temporaneo e organizzare le prossime elezioni.
Dato il silenzio sulla questione e l’assenza di una posizione che soddisfacesse i critici, gli oppositori hanno iniziato a promuovere proteste e a invocare una rivolta popolare.
Riyal dell'Oman/Jo
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