domenica, Novembre 24, 2024

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L'Italia organizza un vertice per l'Africa dove presenterà il suo “new deal”.

ROMA (AFP) – Lunedì l’Italia ospiterà un vertice dei leader africani in cui il primo ministro Giorgia Meloni presenterà un piano per accordi energetici in cambio di una maggiore cooperazione sulle questioni migratorie, una mossa che non ha convinto i suoi oppositori.

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Alla conferenza sarà presentato il “Progetto Matte”, intitolato a Enrico Matte, il fondatore del colosso energetico italiano Eni, che negli anni '50 sostenne rapporti di cooperazione con i paesi africani per aiutarli a sviluppare le loro risorse naturali.

L'Italia, che presiede il G7 di quest'anno, ha annunciato che lo sviluppo dell'Africa sarà un tema centrale del suo mandato per aumentare la propria influenza in un continente in cui sono aumentate potenze come Cina, Russia, Turchia, India e Giappone. Politica del peso.

I leader di oltre 25 paesi si incontreranno presso la sede del Senato a Roma, ONU. Si prevede che le agenzie saranno accompagnate da rappresentanti di istituzioni finanziarie come la Banca Mondiale, l'Unione Africana e il Fondo Monetario Internazionale (FMI).

Un'attenzione particolare è prevista per Burkina Faso, Mali e Niger, i cui regimi militari hanno annunciato domenica che si ritireranno “senza indugio” dalla Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale (ECOWAS).

Alla conferenza, che si concluderà lunedì sera, è prevista la partecipazione anche di capi di istituzioni europee come Ursula von der Leyen (Commissione), Charles Michel (Consiglio europeo) e Roberta Metsola (Parlamento).

Roma spera di coinvolgere tutti questi attori internazionali nell’adozione del suo piano, che copre diverse aree di sviluppo come l’istruzione, la sanità e l’acqua.

Ma gli esperti si aspettavano che l’Italia avrebbe avuto problemi a ottenere il sostegno dell’Unione Europea, che nel 2002 ha concesso all’Africa un pacchetto di aiuti da 150 miliardi di euro (163 milioni di dollari).

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Reinsediamento degli immigrati

La Meloni è salita al potere nel 2022 con un piano anti-immigrazione e spera di trasformare l’Italia in un ponte tra Europa e Africa, offrendo alla prima nuove forniture energetiche e alla seconda massicci investimenti.

Per ora, il governo italiano, che lo scorso anno ha tagliato gli aiuti bilaterali allo sviluppo (Libia esclusa), ha stanziato 2,8 miliardi di euro all’anno per il programma Matteo tra il 2024 e il 2026, di cui non si conoscono l’importo totale e i dettagli.

Secondo il Corriere della Sera, Roma potrebbe stanziare 4 miliardi di euro per il progetto nei prossimi cinque-sette anni nei settori dell'agroalimentare, dei trasporti, delle infrastrutture e soprattutto dell'energia.

Meloni spera di sfruttare la domanda di altri paesi europei che cercano di ridurre la loro dipendenza dal gas russo a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022.

Circa 40 organizzazioni della società civile africana temono che lo scopo del progetto sia semplicemente quello di “aumentare l’accesso dell’Italia al gas africano a beneficio dell’Europa e rafforzare il ruolo delle aziende italiane nello sfruttamento delle risorse naturali e umane dell’Africa”.

Per quanto riguarda l'immigrazione, Mattei intende affrontare i cosiddetti fattori “trigger” e convincere altri paesi a firmare accordi di riammissione per i migranti le cui domande sono state respinte.

Nonostante l’impegno del leader italiano nel fermare le imbarcazioni provenienti dal Nord Africa, gli sbarchi in Italia sono aumentati notevolmente da quando è salito al potere, passando da circa 105.000 migranti nel 2022 a circa 158.000 nel 2023.