Cracovia (Polonia), 18 gennaio (EFE).- L'ex vice ministro degli Esteri polacco Piotr Wawrzyk, coinvolto nella vendita di visti, è stato arrestato e assicurato alla giustizia, hanno riferito oggi le autorità.
Parlando dal parlamento di Varsavia, il ministro coordinatore dei servizi speciali di intelligence polacchi, Tomasz Simoniak, ha commentato l'arresto dell'ex vice ministro Piotr Wawrzyk ieri sera, definendo il caso uno “scandalo di altissimo livello, su vasta scala”. E con più thread.
Il cosiddetto scandalo dei visti, di cui Wawrzyk è il principale responsabile, è diventato noto durante il mandato del precedente governo e ha rivelato un piano per vendere visti d'ingresso delle ambasciate polacche a Hong Kong, Taiwan, Emirati Arabi Uniti, India, Arabia Saudita Arabia, Filippine, Egitto e altri paesi.
Secondo l’indagine della Procura, Wawrzyk ha realizzato un profitto nella maggior parte degli oltre 300.000 casi di visto di lavoro Schengen venduti tra 3.000 e 6.000 euro con la partecipazione di ambasciate e consolati polacchi tra febbraio 2022 e maggio 2023.
Da quando sono emerse le prime informazioni su questo scandalo, a metà dello scorso anno, la leadership del PiS, il partito conservatore polacco allora al potere, ha preso le distanze da Wawrzyk e dalle sue azioni.
Il Partito Diritto e Giustizia, che ha un'ideologia nazionalista e ultraconservatrice, si è opposto ai piani di immigrazione di Bruxelles, sostenendo che avrebbero provocato “feroci battaglie nelle strade polacche equivalenti a quelle di Parigi”.
Ha indetto un referendum nazionale con la domanda: “Sei favorevole all’accoglienza di migliaia di immigrati clandestini dal Medio Oriente e dall’Africa, secondo il meccanismo di trasferimento forzato imposto dalla burocrazia europea?”
Oltre a Wawrzyk, altre nove persone sono state accusate di aver partecipato al giro di vendita dei visti.
Nei messaggi pubblicati su Internet dopo il suo arresto avvenuto mercoledì alle 22, Wawrzyk ha scritto che “il rifiuto di fornire chiarimenti (sul caso finora) è dovuto solo alle enormi pressioni” subite, perché negli ultimi mesi ha dovuto essere ricoverato in ospedale. A causa di problemi di ansia. Evie
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